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Politica | 24 ottobre 2011, 12:58

Albenga: Alla Rosy i Fiori di Faber, al PD le spine

Vade retro Don Gallo: e i democratici persero Albenga (Tabbò non la prese benissimo)

Albenga: Alla Rosy i Fiori di Faber, al PD le spine

La manifestazione dedicata a Fabrizio De Andrè che si è tenuta a Albenga ha avuto un piccolo strascico polemico per il Local PD. Sabato infatti sono stati venduti i disegni pubblicati nel libro scritto da Claudio Porchia e sono stati raccolti € 3.600 (che sputaci sopra) come gesto di solidarietà per la Comunità di San Bendetto al Porto di quella Sacra tenaglia di Don Andrea Gallo.

I dolori per il povero Partito "demo"cratico sono derivati non tanto dalla gioia e dai sorrisi dispensati sul palco per l'occasione dalla Sindaca Rosi Guarneri, quanto dalle rilevazioni che sono piovute dal proscenio.

Gino Rapa, il portavoce dei Fieui de Ceruggi organizzatori della rassegna, ha ringraziato il sindaco ricordando che durante l’estate su proposta dei Fieui aveva manifestato a mano ferma il desiderio di ospitare la mostra e la vendita finale dei disegni in favore della Comunità, a chiosa delle tante iniziative svoltesi. 

Il nostro Claudio Porchia con la sua consueta destrezza ha spiegato al pubblico di aver dovuto faticare a convincere Pepi Morgia (R.I.P.) ad accettare Albenga come sede finale del progetto editoriale  “I fiori di Faber”, rivelando un episodio poco conosciuto...

Nella primavera del 2010 infatti, proprio Albenga avrebbe dovuto ospitare la mostra e la presentazione del libro con la presenza insieme all’autore di Don Gallo e di Pepi. Il libro era uscito da poco e la mostra veniva richiesta da diverse città, ma su iniziativa della libreria ingauna San Michele, si era riservato uno spazio nel calendario. 

La manifestazione era stata fissata, la sala prenotata, pronti i manifesti ed i volantini quando inaspettatamente l’amministrazione comunale ritirò la disponibilità ad ospitare la manifestazione senza dare alcuna spiegazione.

D'accordo, era alla vigilia delle elezioni amministrative e fra amministratori ed esperti di marketing del consenso, circolava la convinzione che la presenza di un prete scomodo come Don Gallo avrebbe favorito il centro destra. Di fronte alle proteste dell’autore e di Pepi Morgia venne loro prospettata la possibilità di presentare il libro ed esporre i disegni, ma senza invitare Don Gallo.

Claudio Porchia, col suo progetto che aveva come finalità la raccolta proprio in favore della Comunità di San Benedetto, e Pepi Morgia, legato da grande amicizia con Don Gallo, si arrabbiarono ancora di più e la manifestazione venne definitivamente annullata.

Fine.

Per la cronaca e per la storia il centrodestra vinse le elezioni anche senza il “sostegno” del Don.

Al termine della manifestazione di sabato il buon Claudio Porchia ha confermato iltutto ad un nervosetto Tabbò, sindaco uscente / uscito, nel frattempo salito sul palco per ottenere una immediata smentita.

 

Sn

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