Sel Savona condivide e fa propri i contenuti della giornata di mobilitazione nazionale contro il carbone del 29 ottobre.
E' noto da tempo come il carbone non possa rappresentare un futuro energetico per il mondo ed il nostro Paese.
I motivi sono molteplici e più volte espressi:
l'Italia è vincolata da decisioni assunte dall'Unione Europea a ridurre del 20% le emissioni di gas serra, mentre i comportamenti e l'assenza di programmazione governativa ne provocano l'aumento;
l'utilizzo del carbone per la produzione di energia elettrica rilascia nell'atmosfera inquinanti micidiali (come arsenico, cadmio, cromo e mercurio) con conseguenze gravissime sulla salute delle persone che vivono nelle zone circostanti e sull'ambiente grazie alle piogge acide derivanti dalla combinazione dell'anidride solforosa prodotta con il vapore acqueo;
Il legame tra danno ambientale e minacce per la salute umana dovrebbe ormai costituire una consapevolezza comune e quindi risulta incomprensibile, non solo dal punto di vista sociale, ma anche da quello economico, l'insistenza con cui si cerca da più parti di costruire nuove centrali a carbone o ampliare quelle esistenti.
La trasformazione della centrale Enel di Porto Tolle da olio combustibile a carbone e l'ampliamento della centrale Tirreno Power di Vado sono figlie della stessa visione industriale volta al guadagno immediato, senza preoccuparsi né del futuro industriale dell'azienda, né, tanto meno, della tutela della salute e dell'ambiente.
Sel di Savona, nel riconfermare la propria adesione convinta alla giornata di mobilitazione nazionale, ribadisce la propria proposta di creare un tavolo di confronto tra tutte le parti in causa per arrestare un confronto muro contro muro, che rischia di non produrre risultati positivi per nessuna della parti in causa, creando le condizioni per una programmazione che, coniugando difesa occupazionale ed ambientale, redditività e futuro, salute e sicurezza, permetta l'individuazione di una soluzione condivisa e credibile, chiede quindi al Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, di farsi interprete di questa necessità ed attivarsi per rendere percorribile questa strada.