La reazione del PDL e della Lega alle misure di contenimento della spesa dimostrano la doppia faccia di questi Partiti. Sul piano nazionale acconsentono a misure del Governo come i tagli lineari che colpiscono in modo particolare e pesante il welfare e la sanità. A livello locale fanno i Masaniello, come se loro non c’entrassero nulla con i problemi che il loro Governo ha creato. Della PDL e di Berlusconi e dei vari Melgrati locali è perfino inutile parlare; della Lega che non è capace a livello nazionale di difendere le regioni del nord ed in particolare la Liguria con la sua quota di popolazione anziana , siamo sicuri che ci penseranno gli elettori delusi di una Lega ormai capace solo di salvare Berlusconi dai suoi processi.
E’ molto difficile affrontare un tema così delicato come la sanità quando il Governo ti leva così tante risorse. E tuttavia deve essere fatto perché sarebbe grave per tutti non agire. Pertanto esprimiamo una grande solidarietà e sostegno alla Giunta regionale ligure.
Le misure assunte dalla ASL 2 sono certamente pesanti e giustificate alla luce della situazione Semmai era ed è necessario fare di più nel senso che la prospettiva che ci attende merita un disegno organico e significativo di riorganizzazione della sanità a Savona. Pensiamo che non sia utile rimandare ancora scelte che gli stessi Amministratori regionali, in queste ultime settimane, hanno più volte annunciato.
Oltre all’incertezza che in questo modo si genera, aumentano le conseguenze del non affrontare con decisione i problemi strutturali. Nei reparti ospedalieri ogni giorno manca qualcosa , dalla serenità ai materiali. Ed è certamente importante chiudere reparti e ridurre posti letto un po’ qua e un po’ là ma così facendo, presto, degli ospedali savonesi non resterà che il nome. Il rischio è un risultato finale nel quale avremo strutture ospedaliere a mezzo servizio e i servizi sul territorio in disarmo.
Si dice che con queste misure si è messo in equilibrio il sistema ma è il “vecchio” sistema che per ora è in equilibrio, un po’ più povero, non uno nuovo. E siccome, nonostante le idee di qualche nostro alleato di governo, è piuttosto difficile pensare che si possa mantenere tutto così com’è, il tempo che trascorre nell’attesa è tempo perso, durante il quale i problemi si cronicizzano.
Invece leggiamo che occorre riflettere, approfondire discutere:
Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur. Mentre Roma discute, Sagunto viene espugnata.
Questo è il tempo delle decisioni non delle discussioni. Il tempo delle discussioni è già stato molto lungo. Chi ha la responsabilità politica si assuma il peso di una proposta vera, strutturale e innovativa. Se saprà essere convincente, credibile e razionale avrà il sostegno di tutti.