In virtù delle cariche di Commissario della sezione savonese della Lega, nonché di Consigliere comunale di opposizione, è mio dovere controllare l'operato dell'Amministrazione Berruti, dandone notizia ai cittadini in modo trasparente.
In particolare, a fronte del perdurare della crisi e dei futuri effetti del federalismo sulle politiche di bilancio, sono assolutamente convinto che debbano emergere le vere cause all'origine di buchi o, di minori facoltà di spesa in termini di servizi alla collettività, spesso giustificati incolpando proprio l'attuanda politica federalista delle minori risorse concesse ai territori.
Ebbene, è ora di sfatare questa risibile scusa dietro la quale si cela l'inefficienza amministrativa, affinché i cittadini siano veramente liberi e consapevoli di dove finiscano i loro soldi: è doveroso infatti, che conoscano temi come quello dell'ex ospedale San Paolo e della relativa vendita a prezzi di "sconto" ribadita da me anche in commissione bilancio, ma anche di cd “cattedrali nel deserto”, ossia opere incompiute, fatiscenti ed onerose come i parcheggi del Sacro Cuore.
Questa gestione inappropriata della cosa pubblica, cui conseguono di volta in volta, minori entrate per una rilevante sottostima dei beni immobili venduti dal Comune ai privati, maggiori uscite in interventi su opere mai terminate, impossibilità a fornire servizi adeguati, va opportunamente smascherata non solo in epoca elettorale a scopi propagandistici, ma lungo tutta la durata della vita amministrativa, in quanto trattasi d'interesse pubblico, assolutamente trasversale.
A nulla valgono le scuse secondo cui minori soldi dallo Stato centrale giustificherebbe la situazione:
sappiamo tutti bene quanto un buon amministratore, parimenti a milioni di famiglie, in momenti di ristrettezza debba saper fruire al meglio delle risorse disponibili. Si tratta della logica del buon senso, tramandataci dalle nostre famiglie e dalla capacità di amministrare ed arrangiarsi che hanno sempre dimostrato le donne occupandosi della gestione della casa.