"Il carbone rappresenta il condizionamento di un territorio, Civitavecchia,
Porto Tolle e Vado Ligure ne sono l'esempio; le dimensioni delle emissioni di CO2 sono tali da sottoporre il Paese a costi altissimi sulla salute delle
popolazioni e sulle economie dello Stato, mantenendo il sistema energetico ad un basso rendimento.
Siamo perché si proceda ad un vero e proprio decentramento attraverso impianti
di ridotte dimensioni e adeguati alla domanda del territorio.
Il ricorso al carbone prevede grandi impianti, con un impatto sull’ambiente
insopportabile ed un rendimento energetico scarsissimo. Il carbone pulito non esiste e bisognerebbe non trarre in inganno le popolazioni: anche i nuovi impianti di “ultima generazione” sono concepiti come “grandi opere” di taglia smisurata.
È ora di abbandonare la strada del carbone, investendo sull’ambiente e sulla
salute attraverso la ricerca e la sperimentazione verso sistemi che si fondino
sulle fonti rinnovabili derivanti direttamente o indirettamente dal sole.
Per questa comune battaglia Rifondazione Comunista aderisce alla giornata di mobilitazione nazionale contro il carbone che si terrà nel Polesine sabato 29 ottobre.