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Attualità | 03 ottobre 2011, 18:26

"La Diocesi di Savona istituisce una commissione d'inchiesta segreta sui pedofili preti del savonese"?

"L’ennesima macchinazione per imbrogliare le vittime dei pedofili preti da parte del Vescovo Vittorio Lupi e dei suoi accoliti è l’istituzione di una commissione d’inchiesta segreta e “autogestita” dalla diocesi stessa"

"La Diocesi di Savona istituisce una commissione d'inchiesta segreta sui pedofili preti del savonese"?

"La citata Commissione d’Inchiesta segreta è composta dai seguenti Commissari: Pro Vicario don Antonio Ferri, che fino a pochi mesi fa dichiarava “Non ho mai avuto sentore” (riferendosi agli atti di violenza), dimenticandosi che fu proprio lui, già Vicario al fianco di monsignor Lanfranconi predecessore di Monsignor Lupi alla guida della Diocesi di Savona, a collaborare all'apertura delle due “comunità per minori in difficoltà”, gestite da due preti pedofili savonesi uno già condannato e l'altro sotto inchiesta. Gli altri due Commissari sono A. B. e A. M., due capi Scout che come il don Antonio Ferri non avevano “mai avuto sentore” dei crimini che si consumavano all’interno dei Campi Scout.

Siamo a conoscenza che alcune vittime sono state contattate ed è stato proposta loro una terapia psicologica in un non meglio definito centro psicologico torinese (a proprie spese, ovviamente) e un’attività lavorativa della quale non ci sono riscontri e che assomiglia tanto a una specie di compravendita.

A questo punto noi poniamo al Vescovo Vittorio Lupi le seguenti domande:

  • Come mai la Commissione è Segreta?
  • Come mai nell’affrontare questa grave situazione non sono state contattate le Associazione che da tempo denunciano questi crimini e affiancano e sostengono le vittime?
  • Come mai vengono segretamente contattate le vittime e proposto loro di aderire a delle condizioni che sembrano un vero e proprio mercimonio del dramma che hanno subito?
  • Come mai la proposta di psicoterapia è a Torino e non nel savonese? E perché le vittime, stabilito che tali sono, devono accollarsi questa spesa non indifferente?
  • Come mai questa Commissione si concentra sulle vittime invece di indagare sui preti che si sono macchiati di tali crimini e sulle varie segnalazioni ricevute. Perché non affronta con trasparenza questo fenomeno grave e preoccupante denunciato con forza da Francesco Zanardi e dalle Associazioni che ne sostengono la battaglia di verità è giustizia?

A seguito di queste osservazioni, noi chiediamo al Vescovo Vittorio Lupi quanto segue:

  • Che istituisca una Commissione d’inchiesta composta da rappresentanti della Curia, delle Associazioni che fino ad oggi si sono occupate di questo gravissimo problema, di una rappresentanza delle vittime e di professionisti indipendenti dagli ambienti ecclesiastici  (educatori, giuristi, psicologi). Che sia data notizia dell’istituzione della Commissione all’intera cittadinanza.
  • Che venga istituito un Fondo economico per garantire alle vittime adeguato sostegno psicologico da effettuarsi nei centri specializzati individuati dalle vittime stesse o dalle Associazioni alle quali si affidano.
  • Chiediamo con determinazione che ci venga concessa Udienza dal Vescovo in persona, visto che le indicazioni stesse della Santa Sede indicano nel Vescovo il responsabile per quanto avviene nella diocesi di appartenenza e non i legali dello stesso. Si chiede pertanto un incontro che riteniamo urgentissimo e che fino ad oggi ci è stato negato.

Le Associazioni sottolineano che questa battaglia per la verità e la giustizia non è un affronto o una dichiarazione di guerra alla Chiesa Cattolica, ma la volontà di dare risposte serie, credibili e accettabili alle vittime. Riteniamo che l’approccio al problema fin qui espresso dalla Chiesa Cattolica e in particolare dalla Diocesi di Savona sia irresponsabile e gravemente offensivo per le vittime, le loro famiglie e tutti i credenti in buona fede.

Le Associazioni invitano tutte le vittime a rivolgersi esclusivamente e con fiducia alla Magistratura per denunciare il crimine che hanno subito. Prendiamo atto della linea che riteniamo a dir poco discutibile della Curia savonese nell’affrontare questa dolorosa problematica e finché non cambierà l’approccio invitiamo le vittime a NON rivolgersi agli Uffici della Diocesi.

Il “Pellegrinaggio per la Verità” da Savona a Roma vede Francesco Zanardi a Pisa.

Com Ufficio Stampa Francesco Zanardi, Portavoce Rete L’ABUSO

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