Attualità - 03 ottobre 2011, 17:37

Treni: circa 300 i pendolari che questa mattina hanno aderito al Mobility Day

Palmieri: “abbiamo voluto lanciare un grido di allarme: siamo molto preoccupati”

“Il Governo ci lascia a piedi. Regione, Provincia e Comune ci lasceranno senza scarpe?” All’insegna di questo slogan sono stati circa 300 i pendolari che questa mattina sono scesi in piazza ed hanno partecipato al Mobility Day, manifestazione organizzata dal Comitato Pendolari Liguria. A spiegare il senso dell’iniziativa è il portavoce del Comitato, Carlo Palmieri il passionario che dichiara: “non una manifestazione campagna elettorale ma un grido di allarme che vuole esprimere il sentimento di grave preoccupazione dei pendolari liguri”

Secondo il leader dei pendolari della Liguria infatti a fronte dei paventati tagli dovuti alla manovra finanziaria del Governo per consentire al nostro Paese di superare il guado della crisi economica finanziaria “vi è – continua Palmieri - da parte delle istituzioni una profonda miopia che emerge chiaramente dal modo in cui sono state attuate politiche penalizzati del trasporto pubblico con tagli troppo pesanti. Fare questo vuole dire affossare il trasporto pubblico e non capire che si fa fallire un settore strategico per tanti cittadini e per l’intero Paese”.

Palmieri si dice molto arrabbiato “purtroppo in questi anni abbiamo assistito a politiche in materia di trasporto pubblico dissennate sia da parte del Governo con tagli indiscriminati, sia da parte della Regione che non ha attivato politiche di virtuosismo finanziario in grado di rispondere alla crisi anche con una sorta di “tesoretto” , sia da parte di tutti gli enti locali territoriali che hanno sempre attuato politiche di “interessi di bottega” e sia da parte dei vertici di Trenitalia che si sono sempre occupati di salvaguardare l’azienda senza preoccuparsi di garantire servizi di qualità ed efficienza e con sacche di “spreco di risorse pubbliche” che somigliano tanto a buchi neri”.

“La situazione è veramente critica- continua il leader dei Pendolari - dal 1 gennaio 2012 è previsto un taglio del 50% del trasporto ferroviario. Il restante verrà mantenuto solo in caso di aumento dell’abbonamento del 40%. Questo è inaccettabile: è giunto il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare nell’interesse dei cittadini e non mettendo in atto il solito scarica barile del quale, francamente ci siamo stancati tutti”.

Carlo Palmieri poi conclude “vogliamo risposte concrete: non è il momento di tergiversare ma di lavorare”.

Com.