Attualità - 03 ottobre 2011, 14:15

Ordinanza Italiana Coke, Briano replica a Boveri

"Sono il sindaco più ambientalista degli ultimi 50 anni" (!) Poi vince il fair play: "Boveri può dire ciò che vuole, non è un mio interlocutore istituzionale, e quindi ciò che dice lascia il tempo che trova, soprattutto nel modo e nel momento in cui lo dice." Quindi, contano solo interlocutori istituzionalmente "graduati per un primo CITTADINO"?

“L’ambientalismo integralista non porta a nulla…se non ad alzare la tensione della campagna pre elettorale che, evidentemente, per qualcuno è già iniziata”. Non si fa attendere la replica del sindaco di Cairo Fulvio Briano all’intervento di Giuseppe Boveri, rappresentante di Are Val Bormida, che lo aveva accusato di aver firmato un'ordinanza sull’Italiana Coke solo di facciata.

Polemica appoggiata anche da alcune associazioni ambientaliste, su tutte Progetto Vita e Ambiente di Nadia Bertetto, che afferma: “La nostra associazione condivide pienamente quanto affermato da Boveri. Come ho già sottolineato durante il recente convegno di Legambiente, servono regole, ma da sole non bastano: occorre che quelle regole vengano poi fatte rispettare.

E così l’ordinanza emessa dal sindaco Briano: non si mette in dubbio la buona fede, ma se poi non ci sono controlli per verificare se è rispettata e non si impone che venga rispettata, allora, come sta succedendo, non cambia nulla e, di fatto, rimane un’ordinanza di facciata senza alcuna conseguenza.  Contiamo invece sulla riapertura, in tempi celeri, dell’Aia, come ribadito e assicurato dallo stesso Briano durante il convegno”.

Briano che, sull’ordinanza e le critiche di Boveri, senza mezzi termini ribatte:

“Boveri può dire ciò che vuole, non è un mio interlocutore istituzionale, e quindi ciò che dice lascia il tempo che trova, soprattutto nel modo e nel momento in cui lo dice.  Io credo di essere il sindaco più ambientalista degli ultimi 50 anni (cosa che anche lo stesso Boveri aveva affermato circa un mese fa nel corso di un incontro pubblico a Cairo).

Ritengo che le associazioni si stiano muovendo in senso politico in vista delle prossime elezioni, strumentalizzando le questioni ed alzando il clima della polemica mentre sarebbe meglio la ricerca costruttiva e non demagogica di risultati a vantaggio dell’ambiente e della salute, ma che trovino anche il giusto compromesso tra ambiente e necessità produttive, oltre che di sicurezza sul lavoro.

Io sto lavorando in tal senso, anche in collaborazione con la Regione e l’assessore Renata Briano. Certe associazioni, e soprattutto certi personaggi, hanno, invece, abbracciato un orientamento radicale che non condivido, e che è anche ben lontano e diverso dall’ambientalismo moderno ed europeo che si respira in altri stati dell’Unione Europea, ma che, evidentemente, ritengono utile in un clima di campagna pre elettorale, forse pensando di trovare supporto, o facendo addirittura da sponda, a qualche amministratore che in campagna elettorale c’è già”.

 

e.m.