Attualità - 29 settembre 2011, 14:24

Il MODA: “Burlando e Renata Briano hanno trovato il loro 'punto di equilibrio'"

Potenziamento a carbone per Tirreno Power a Vado-Savona e chiusura della centrale Enel a carbone con energie rinnovabili e piu’ occupazione a Genova

"Per Tirreno Power si attendono settimane decisive per la firma della convenzione come atto formale per il via ai lavori". Proprio su Tirreno Power dichiara il Goveratore regionale Burlando: "Il governo voleva fare l’ampliamento senza il confronto con la Regione, in seguito ha cambiato idea, con il coinvolgimento dell’ente regionale ….; abbiamo fatto più conferenze dei servizi, arrivando ad un accordo che rappresenta un importante punto di equilibrio: due gruppi nuovi e parchi coperti." (Ivg.it del 25/09/2011).

Ecco le gravissime conseguenze del "punto di equilibrio" ottenuto dal Governatore Burlando e ribadito dall'Assessore Briano:

  1. Si permette a Tirreno Power, POTENZIANDO LA CENTRALE, di non rispettare la normativa Ue e italiana consentendo ai 2 vecchi gruppi a carbone "fuorilegge" per norme IPPC-AIA di continuare a inquinare massicciamente il territorio per diversi anni ancora . La proposta stessa votata in Regione infatti prevede che nel periodo transitorio fino all’anno 2016 e seguenti, necessari per il completamento del 1° gruppo a carbone da 460 Mw, possano continuare a funzionare i vecchi gruppi a carbone che anche se fossero ristrutturati non potrebbero mai rispettare i valori di emissione compatibili con l’AIA.

  2. NON SI CHIUDONO IMMEDIATAMENTE I 2 VECCHI GRUPPI A CARBONE NON A NORMA CON LA DIRETTIVA AIA . vedi Dlgs. 128/10 (ma Burlando  e Briano su questo sorvolano)

Quali sono allora i poteri del Presidente della Regione Liguria? Sono quelli di avallare il progetto di ampliamento a carbone di T. Power senza considerare le normative a tutela della popolazione del territorio favorendo così solo nel savonese la logica del carbone?

Riteniamo inoltre contraddittoria anche la posizione dei Sindaci di Vado e Quiliano, che oggi accettano ancora la combustione del carbone opponendosi "solo" al potenziamento, per 2 principali motivi:

  1. Non chiedendo la chiusura degli obsoleti gruppi a carbone, fuorilegge per le normative AIA, si espone ancora la popolazione all’inquinamento di questa "centrale in città".

  2. Perché continuando ad accettare i gruppi a carbone si consentirà la pericolosissima combustione con diossine e metalli pesanti, ( possibile solo sui gruppi a carbone e non su quelli a gas), del rifiuto CDR, come previsto a pag. 170 del Piano Provinciale Rifiuti e che sarà prodotto in circa 50.000 tonnellate/anno nella vicina discarica di Vado Boscaccio di Ecosavona. (vedi delibera ampliamento Boscaccio del 28/07/11)

Ricordiamo che i precedenti Sindaci di Vado Giacobbe (oggi nel CdA di Ecosavona e di Bossarino srl) e di Quiliano Isetta avevano già notificato sia alla Regione che ai Ministeri nel 2009 l’impossibilità dell’adeguamento dei vecchi gruppi a carbone alle normative AIA e la necessità della loro immediata chiusura (vedi allegato), senza però aver poi concretamente provveduto all’immediato blocco degli impianti a tutela della salute pubblica .

Come abbiamo già più volte sostenuto, ribadiamo che in Europa e nel Mondo si valuta l’inquinamento degli impianti industriali oltre che con lavori epidemiologici anche in tempi più rapidi con studi di impatto ambientale (tipo ExternE della Ue ecc.) che noi oggi ancora attendiamo.

All'Assessore all'Ambiente regionale Briano che sembra essersi accorta solo oggi (la Stampa del 29/09/11) della necessità della autorizzazione AIA (mancante da almeno 4 anni) a prescindere dall'ampliamento a carbone, ricordiamo che, come già sostenuto dai Sindaci di Vado e Quiliano e dal Ministero dell'Ambiente, i vecchi  gruppi a carbone non possono essere ristrutturati per adeguarli ai valori di emissione della normativa AIA per cui vanno immediatamente chiusi....altro che "misure compensative"!

Com. Dr. Torcello e Dr. Fadda, MODA Savona