Soddisfazione in casa Fisascat per la positiva conclusione del negoziato per il rinnovo del contratto nazionale degli studi professionali scaduto il 30 settembre del 2010, settore che occupa più di un milione di lavoratori, per l’88% donne e giovani.
Nel merito l’intesa di rinnovo, raggiunta a circa un anno dalla scadenza, recepisce integralmente la riforma del modello contrattuale in ordine alla durata triennale, con decorrenza dal 1° ottobre 2010, ed all’avvio della contrattazione decentrata con l’introduzione di un elemento economico di garanzia.
Sulla parte economica al 3° livello è stato definito un aumento contrattuale sulla base dell’indice Ipca pari ad 87,50 euro a regime, da riparametrare per gli altri livelli ed è stato adeguato il valore degli scattidi anzianità. In caso di mancato avvio della contrattazione decentrata sarà inoltre riconosciuto al 3° livello un elemento economico di garanzia quantificato in 90 euro da riparametrare per gli altri livelli.
Sulla parte normativa è stata estesa la sfera di applicazione del contratto anche agli apprendisti e, per i praticanti/stagisti del settore, stimati inoltre 400.000, è stato definito il criterio del giusto compenso che verrà successivamente individuato. Sul welfare contrattuale è stato aumentato l’importo del contributo alla cassa di assistenza sanitaria integrativa Cadiprof a carico del datore di lavoro, sono state estese le norme riferite al welfare anche alle figure professionali cosìddette non regolamentate ed è stata valorizzata l’attività del fondo interprofessionale per la formazione continua Fondoprofessioni.
“Un’intesa che restituisce dignità agli addetti del comparto” ha dichiarato Mario Piovesan dell’ufficio sindacale Fisascat Cisl.
A sottolineare l’importanza dell’accordo siglato è intervenuto il segretario generale della categoria Pierangelo Raineri: “Il rinnovo contrattuale garantisce ai lavoratori, ai giovani, ed alle lavoratrici del settore, che sono oltre l’88% nell’intero comparto, non solo un percorso di sviluppo dei salari ma, attraverso il consolidamento della bilateralità, anche nuovi interventi di welfare contrattuale e lo sviluppo dell’occupabilità dei giovani e delle donne attraverso i percorsi di formazione erogati dal fondo interprofessionale del settore Fondoprofessioni”.