Non ci sono grossi dubbi: detto da un amministratore PD ad un altro amministratore PD rappresenta non solo un fulgido esempio di identità di vedute.
Ma è il meno: il PD è grande e ha tante anime ed animelle.
Quel che repelle è che un pubblico amministratore che dovrebbe governare una regione nell'interesse generale farebbe pesare per i quattro quinti gli interessi particolari, opachi e nocivi di un'azienda che da anni controlla un impianto che devasta il territorio da quasi mezzo secolo.
Ammesso e non concesso che Ferrando abbia ragione (se avesse torto sarebbe probabilmente per difetto) è abbastanza sorprendente che un uomo PD in fascia tricolore dichiari serenamente che il suo collega in regione è per l'80% una specie di lobbista che agirebbe a favore di un'azienda / contro la salute dei cittadini.
Ma va tutto bene? E' normale che la parte più spudorata delle formazioni partitiche debba prevalere sempre sui ranghi pensanti e civili, la scaltrezza utile a pochi sull'intelligenza amministrativa utile a tutti?
Sveglia.