CGIL Informa - 26 settembre 2011, 15:31

La conversione ambientalista della Cisl. Forse (di Matteo Loschi)

La Cisl e il convegno sul ciclo dei rifiuti: i dubbi sull'evento organizzato da chi si erge a paladino dell'inceneritore. Maresa Meneghini, segretaria provinciale, si era schierata pubblicamente a difesa dell’incenerimento dei rifiuti nella centrale ex ENEL di Vado Ligure, l’unica ad assumersi la responsabilità di dire l’indicibile, e cioè che la combustione del carbone è necessaria perché può consentire anche la combustione del CDR...

Pochi giorni fa vagavo per Savona, abbastanza sovrapensiero, quando ad un tratto vedo un manifesto affisso, che recita così: “Rifiuti, chiudere il cerchio, ossia come valorizzare tutti i materiali - mercoledì 28 settembre 2011 ore 9:00 presso la  Sala Convegni BIC Savona - palazzina ex Omsav, area portuale”.

Interessante, penso tra me e me, che si organizzi un convegno a Savona in cui si parli di ciclo dei rifiuti, soprattutto in un periodo in cui fioccano le polemiche sulla questione inquinamento e Tirreno Power (e non solo).

Poi però si sa, la mente gioca anche brutti scherzi, e nel mio caso si sofferma su una parolina in particolare, cominciando a fare connessioni a catena, un po' come quelle che si vedono nei quiz televisivi serali: …  valorizzare ... valorizzazione.... valorizzatore …. termo-valorizzatore …. inceneritore …  ahi!...

Mi fermo un secondo: “non è possibile” - penso, - “malfidato”- mi dico. Allora cosa faccio: cerco di capire chi ha organizzato il convegno.
Guardo nell'angolo in alto a sinistra, e vedo il logo della CISL Savona.

Sorrido.

Proprio la CISL, che attraverso la segretaria provinciale Maresa Meneghini (presentatrice del convegno), si era erta pubblicamente a difesa dell’incenerimento dei rifiuti nella centrale ex ENEL di Vado Ligure, dimostrandosi così l’unica ad assumersi la responsabilità di dire l’indicibile (e cioè che la combustione del carbone è necessaria perché può consentire anche la combustione del Combustibile Derivato dai Rifiuti, a differenza della combustione del metano che prevede caldaie completamente diverse), ora organizza un convegno sul ciclo rifiuti, nello stesso momento in cui i sindaci di Quiliano e Vado devono esprimersi sulla questione della centrale a carbone?

Qui gatta ci cova. Intendiamoci, ovviamente il manifesto non parla di incenerimento, anzi: la presenza della dr.ssa Paola Zitella, nota per gli studi sulla produzione di biogas da rifiuti organici dovrebbe far pensare il contrario. Tuttavia, data l’esperienza della CISL, che per anni si è fatta carico di convincere la popolazione ad accettare disastri ambientali in cambio di una manciata di lavoro precario (vedi inceneritore, Maersk, Tirreno Power etc), non possono che sorgere dei dubbi.

Il timore è proprio che, dopo aver esaurientemente edotto i partecipanti sulla necessità di differenziare, di recuperare e di sfruttare nuovamente gli scarti, venga presentata la combustione dei residui ultimi tramite inceneritore come necessaria, utile, non inquinante e fonte di nuovi posti di lavoro, la parolina magica alla quale pochi si opporrebbero, soprattutto  in questo periodo di crisi e se pronunciata da un sindacato.

Ed una volta stabilito il consenso popolare, o perlomeno minato il dissenso, ed ottenuta l’autorizzazione a costruire gli inceneritori (di rifiuti o biomasse che siano), un altro timore è che passi in cavalleria l'altra piccola questione, quella del controllo delle emissioni, delle quantità o della qualità del combusto, e delle ricadute sulla salute della popolazione, che sappiamo bene come (non) funziona e chi (non) lo farà.

Insomma, poca è la mia convinzione circa l'apparente conversione ambientalista della sig.ra Meneghini e del suo sindacato.

Ovviamente spero di sbagliarmi, anche perchè non si tratta di una questione personale quanto di un problema serio e imminente. Anche se ci credo poco. Perchè come il decano Andreotti ci ha insegnato, “A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca.”

Matteo Loschi