- 24 settembre 2011, 18:20

Marco Caviglione (IDV): carbone e petrolio ormai senza consenso

il 95% delle preferenze va alle fonti rinnovabili, contro il 3% del metano e solamente il 2% di petrolio e carbone



Verso la fine ( esattamente dopo 16'30") di questa interessante puntata di
"Fuori TG"

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sulle scelte energetiche da attuare per il nostro paese, un sondaggio fatto tra i telespettatori rivela che, esclusa dal referendum l'opzione nucleare, ben il 95% delle preferenze va alle fonti rinnovabili, contro il 3% del metano e solamente il 2% di petrolio e carbone.

Penso proprio che l'opinione dei cittadini della nostra provincia si discosti ben poco da queste risposte, che bocciano totalmente il carbone quale fonte di energia del futuro.

Eppure essi sono alle prese da 40 anni con una realtà industriale tanto incredibile quanto deleteria (per salute e ambiente, ma non solo), che appare inoltre sempre più anacronistica e fuori dalla realtà e dal tempo, se si considera il fatto che potrebbe perdurare per altrettanti anni e in forma ancor più accentuata, vista l'approvazione di regione e provincia al progetto di ampliamento a carbone della centrale termoelettrica di Vado.

Come ben affermato anche nella puntata televisiva (oltre che più volte dai movimenti ambientalisti savonesi, dall'Ordine dei medici di Savona e dal sottoscritto), il metano sarebbe la migliore opzione energetica attuale, costituendo la transizione verso l'uso massivo delle fonti rinnovabili, in particolare l'eolico, dato che  sulle nosre alture, ma anche in alcune zone costiere, tra le quali proprio Vado, il vento non manca certo.

Ma finora esso è servito solo a portare, a seconda della provenienza, il fumo delle ciminiere di Tirreno Power a decine di chilometri in direzione della Valbormida (prima vittima Quiliano, famosa per le albicocche e il vino), del ponente savonese (prima vittima Bergeggi, noto centro turistico) e del levante (prima vittima Savona, città già abbastanza inquinata per il traffico e per le emissioni della Costa Crociere). Qualcuno continua ad affermare che meno male che abbiamo ventilazione per diversi giorni l'anno, poichè essa facilita la dispersione delle polveri sottili... si, nei polmoni di coloro che vivono in un raggio di 50 Km. dalle ciminiere; e probabilmente, con il cosiddetto"carbone pulito", anche oltre!

Com. Marco Caviglione