Politica - 18 settembre 2011, 14:45

Il Segretario Regionale del Psi: "Partiti emarginati dai media, dobbiamo reagire unitariamente"

"Mi trovo spesso portato a condividere le valutazioni di Enrico Vesco, segretario regionale dei Comunisti Italiani"

Forse perché, pur appartenendo a culture politiche diverse e in alcuni casi antagoniste, lui Comunista e io Socialista, queste sono le uniche autentiche espressioni della storia democratica di questo paese, dalle lotte operaie, alla Resistenza, alla costituzione repubblicana e che mantengono, anche nell’epoca dei media, un forte radicamento sul territorio, tra i cittadini e il mondo del lavoro.

Non siamo partiti politici figli di uno “Spot TV”, ma questo non ci deve vedere epurati dalle TV nazionali, dal servizio pubblico o dimenticati dai giornali. Il Psi e il Pdci, Comunisti e Socialisti, oggi non sono in parlamento solo per colpa di una legge elettorale chiamata non casualmente “porcellum”, ma anche a causa dell’emarginazione mediatica che ci è stata riservata.

Tanti cittadini, tanti elettori incontrandomi mi chiedono “C’è il Partito Socialista? Perché non ci siamo mai in televisione o sui giornali?”. Caro Enrico, compagni comunisti, repubblicani, verdi ed ambientalisti, la nostra presenza sul territorio, il nostro impegno politico non può essere “epurato dalle Tv e dai media”, Vi invito ad una battaglia unitaria, ad una battaglia di democrazia con iniziative che dobbiamo programmare per chiedere che la TV pubblica, le  emittenti private e i giornali riservino attenzione al nostro impegno politico. Vi propongo, per iniziare, una protesta presso la sede RAI di Genova e un incontro con tutti i direttori delle testate giornalistiche regionali al fine di denunciare l’emarginazione che ci è riservata, che è, senza dubbio, un grave danno per la democrazia e il pluralismo.

Com. Segreteria regionale Psi