- 18 settembre 2011, 11:18

L'Amministrazione albenganese "Lega" con la comunità islamica locale

Bisogna essere onesti, quando oramai più di un anno fa ad Albenga si è insediata l'Amministrazione leghista tutti gli stranieri ed i musulmani della zona hanno avuto qualche perplessità

Molti hanno pensato chissà che sarebbe accaduto, quali restrizioni vi sarebbero state, quanti kebab avrebbero chiuso e così via.

Ma già fin da pochi mesi dopo i dubbi, uno dopo l'altro, hanno iniziato a cadere.

C'è stato bisogno di trovare un posto per radunarsi in preghiera durante il mese del digiuno islamico, Ramadan, ed è stato trovato (anche se, a onor del vero, è la solita classica sistemazione provvisoria e di fortuna). Sono stati richiesti patrocini per manifestazioni interculturali e sono stati concessi. E ultima, ma forse prima in termini di importanza e di impatto sulla comunità islamica locale, è stata formalmente domandata dall'Associazione Donne e Mamme Musulmane la possibilità di avere un menù alternativo alle mense scolastiche della zona, per evitare che i bambini di religione musulmana che le frequentano quotidianamente mangiassero solo ed unicamente formaggi o scatolette di tonno privandoli così di fatto di un'alimentazione equilibrata che consenta anche di non trasgredire ai dettami della fede religiosa, ed anche in questo caso, a partire dal 26 Settembre 2011, la domanda sarà prontamente soddisfatta anche per mezzo dell'interessamento dell'Assessore alle Politiche Sociali Dott. Eraldo Ciangherotti.

Basterà compilare un semplice modulo, consegnato a breve ai genitori degli alunni assieme ad un breve testo informativo, da riconsegnare all'istituto scolastico di riferimento per poter finalmente permettere ai bambini musulmani di mangiare anche a scuola carne, pollo, tacchino e macinato di bovino, possibilità da tempo prevista da normativa ministeriale. Il tutto certificato da rigorosa autenticazione "halal" (parola che indica il significato di liceità) da parte di un istituto islamico.

La religione musulmana prevede un determinato metodo di macellazione, in tutto e per tutto identico a quello ebraico utilizzato tutt'oggi, che consiste nel taglio netto della vena giugulare dell'animale, il che consente la totale fuoriuscita del sangue evitando inoltre la sofferenza dei capi di bestiame data la conseguente immediata anossia cerebrale provocata dal metodo in questione. Se la carne non viene macellata in questa maniera è "haram", ovvero illecita.

In altre città italiane questo genere di provvedimento è già in auge da tempo, ma questo comunque non toglie che è un traguardo importante per una città che si temeva divenisse ostica, amministrativamente parlando, allo straniero e al "diverso", timore che, con il trascorrere dei mesi, si sta fortunatamente dimostrando infondato.

Si può quindi serenamente affermare che Albenga ha decisamente fatto un nuovo passo avanti nei confronti della vera integrazione.

Lara Aisha Bisconzo