In queste poche righe è riassunta la ragione per la quale è doverosa questa richiesta.
Il pensiero della minoranza vuole tornare ad alcuni giorni fa quando il nostro piccolo comune è assurto all’attenzione del mondo per meriti sportivi. Si è trattato di un evento che, per la sua straordinarietà, ha provocato una serie di comportamenti all’interno della collettività quasi tutti rivolti a far risaltare l’amicizia ed i legami con l’Aicardi.
Ci sarebbe da domandarsi dove fossero i tanti sostenitori dell’atleta nella primavera scorsa.
Ma quello che disturba e rende francamente insopportabile la cosa, è la prosaica ed utilitaristica attività mediatica frettolosamente intrapresa dalla maggioranza per godere della popolarità giustamente attribuita ad Aicardi.
Ma, se nelle varie occasioni consiliari è stata sempre richiesta ed offerta la collaborazione fra i gruppi, ci si chiede quale logica abbia guidato lo svolgimento e l’organizzazione degli eventi; certo non la saggezza popolare.
Se le cose sono così allora vorremmo che ci venissero spiegate alcune cose, che proprio non sono in linea con quanto da Lei affermato. In un’occasione così importante per il nostro paese avremmo gradito che tutti i membri del consiglio partecipassero, fattivamente, all’evento. In fondo si trattava di valorizzare l’operato di un nostro concittadino che, è bene ricordarlo, pochi mesi prima aveva partecipato alle elezioni comunali nella lista “Progetto futuro” attualmente all’opposizione. Vorremmo capire perché alcuni componenti del consiglio, nessuno dei quali della minoranza, ha ritenuto di dover organizzare unilateralmente l’evento pubblico adducendo, successivamente, come scusa per il mancato coinvolgimento i tempi troppo ristretti che, palesemente, non giustificano l’omissione.
Si è trattato di una iniziativa svoltasi maldestramente nella quale la maggioranza ha tenuto un comportamento opportunistico (mal) dissimulato da un approccio cameratesco. Riteniamo, noi dei gruppi della minoranza, che il comportamento tenuto sia censurabile soprattutto per l’aver cavalcato l’evento con il solo intento di trarne una visibilità “pilotata” dimenticando che l’impresa di Matteo Aicardi poteva, e doveva, essere il primo esempio di condivisione di un fatto positivo per il Comune.
Si è rivelato, invece, lo strumento utile a palesare il reale pensiero della maggioranza ovvero condividere le difficoltà e sfruttare, sfacciatamente, le occasioni di visibilità positiva.
La collaborazione e il “gioco di squadra” presuppongono l’onestà degli intenti e dei comportamenti ed è squallido, seppur umano, constatare come la maggioranza abbia voluto, di fatto, gestire autonomamente un evento che poteva invece essere una ragione di condivisa esultanza.
Questi fatti hanno l’innegabile pregio, da un lato, di premiare l’impegno e le qualità di un Vostro avversario politico e dall’altro manifestano la Vostra imbarazzante disarmonia d’intenti.
Ci sarebbe piaciuto scrivere che, in questa occasione, la maggioranza aveva avuto una caduta di stile ma, amaramente, dobbiamo scrivere che questa maggioranza uno stile non lo ha ancora avuto.