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Politica | 15 settembre 2011, 15:42

Manovra, protesta Anci: chiusura degli uffici anagrafe e stato civile

giovedì 15 settembre una giornata nazionale di protesta contro la manovra economica che si realizzerà attraverso la riconsegna al Prefetto ed al Ministro dell’Interno delle deleghe in materia di anagrafe e stato civile e la chiusura simbolica dei relativi uffici

Manovra, protesta Anci: chiusura degli uffici anagrafe e stato civile

Anci nei giorni scorsi ha informato tutti i Sindaci che il Comitato Direttivo, il giorno 8 settembre, ha deciso di indire per giovedì 15 settembre una giornata nazionale di protesta contro la manovra economica che si realizzerà attraverso la riconsegna al Prefetto ed al Ministro dell’Interno delle deleghe in materia di anagrafe e stato civile e la chiusura simbolica dei relativi uffici.

Il Segretario Generale dell'Anci ha informato i sindaci che questa decisione così forte è stata assunta all’unanimità da tutto il Comitato Direttivo ed è la prova dello stato di profondo disagio che gli amministratori locali stanno vivendo.

Inoltre, oltre ad aderire alla protesta l’Amministrazione Comunale, ha predisposto una lettera aperta ai cittadini, come proposto da ANCI, che sarà distribuita dagli uffici comunali del seguente tenore:

 

I TAGLI AI COMUNI SONO TAGLI AI TUOI DIRITTI

Carissimi cittadini,

oggi dirò al Prefetto e al Ministro dell’Interno che questo Comune non è più in grado di dare i servizi ai cittadini. Chiuderò simbolicamente l’ufficio Anagrafe e stato civile.

Si tratta di una forma di protesta molto forte, contestuale in tutti i Comuni italiani, alla quale siamo arrivati perché non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica necessaria ma sbagliata nelle parti riguardano le istituzioni territoriali.

Non vogliamo peggiorare la qualità della vostra vita ma cercare di migliorare i servizi e le prestazioni in tutti i settori e di difendere i vostri diritti.

Oggi non è più possibile perché si preferisce togliere ai Comuni invece di andare a vedere dove le risorse si sprecano realmente.

Ogni anno i Comuni hanno portato soldi alle casse dello stato per un totale di oltre 3 miliardi di euro. Lo Stato continua a sprecare e noi siamo costretti ad aumentare le tasse o a chiudere i servizi.

Ho deciso di scrivervi per far conoscere a che punto siamo arrivati e perché ognuno di voi possa rendersi conto che la protesta che i Comuni e l’ANCI stanno facendo non è la protesta della “casta” ma di chi lavora seriamente per rendere i nostri Comuni ed il nostro Paese sempre più solidi, competitivi e vivibili.

Se mi verrete a trovare vi aprirò le porte del vostro Comune.

 

Cordiali saluti.

 


com. Alessandro Revello

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