Carissimi cittadini,
ho comunicato al Prefetto e al Ministero dell’Interno che questo Comune si trova nella condizione di non poter più fornire i necessari servizi ai cittadini e che, pertanto, si è deciso di chiudere simbolicamente l’ufficio Anagrafe e Stato Civile nella giornata di giovedì 15 settembre.
Si tratta di una forma di protesta molto forte, che avverrà contestualmente in moltissimi Comuni italiani, alla quale si è arrivati nell’impossibilità di riuscire a fare modificare una manovra economica sicuramente necessaria ma fortemente sbagliata nelle parti che riguardano le istituzioni territoriali.
Vogliamo in questa difficile fase riuscire, anche con sacrifici, a mantenere gli stessi servizi in ogni settore, con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione, e a difendere i vostri diritti.
Il mantenimento di un accettabile livello di erogazione dei servizi e di una giusta tutela delle esigenze delle persone è in questo momento impossibile da garantire perché vengono operate scelte che privilegiano la depauperazione delle risorse da dedicare ai Comuni anziché l’intervento incisivo sulle evasioni fiscali, sulle operazioni finanziarie speculative e sui grandi patrimoni.
Per questo motivo abbiamo deciso di unirci alla protesta messa in atto da un gran numero di Amministrazioni in tutto il paese, denunciando pubblicamente una manovra scellerata che mette in ginocchio i Comuni, determina una drastica limitazione della loro operatività, mina in maniera irreversibile l’impianto dello Stato sociale.
Giovedì 15 settembre, in Sala Giunta, dalle 9 alle 11 e dalle 16 alle 18, insieme agli assessori e ai tecnici comunali sarò a disposizione di tutti i cittadini per chiarire le scelte di bilancio messe in atto dall’Amministrazione e le possibili conseguenze della manovra finanziaria.