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Attualità | 13 settembre 2011, 17:37

L'appello delle Associazioni ai Sindaci di Vado e Quiliano: "Non sottoscrivete la convenzione tra Società, Regione, Comuni e Provincia"

Qualora le Amministrazioni firmassero, darebbero di fatto il via libera al potenziamento, rischiando di vedere dichiarati inammissibili i ricorsi al TAR da essi già presentati e di precludersi la possibilità di ulteriori ricorsi contro il prevedibile decreto approvativo del Ministero dello Sviluppo. Mentre se anche una sola delle Amministrazioni locali interessate non firmasse, “non potrebbe legittimamente procedersi all’inizio dei lavori di costruzione del nuovo impianto”

L'appello delle Associazioni ai Sindaci di Vado e Quiliano: "Non sottoscrivete la convenzione tra Società, Regione, Comuni e Provincia"

Richiesta ai Sindaci di Vado e di Quiliano di non sottoscrivere la convenzione tra Società, Regione, Comuni e Provincia al fine di impedire il potenziamento della Centrale a carbone Tirreno Power.

I sottoscritti comitati, associazioni e partiti sottolineano con forza l’intenzione di continuare, con ogni mezzo legalmente consentito, la loro azione di tutela del territorio e dei cittadini battendosi contro il potenziamento a carbone della centrale termoelettrica di Vado Quiliano, in coerenza con quanto espresso nella diffida presentata nel luglio scorso.

In particolare, nell’intento di dare un concreto supporto ai sindaci di Vado Ligure e Quiliano che finora - coerentemente con i propri programmi elettorali - hanno manifestato con atti e documenti la loro ferma contrarietà al potenziamento (come fatto anche da altri 16 comuni del territorio), si evidenzia quanto segue:

 

·         Nell’atto di delibera del 12 luglio 2011 (che si allega) approvato dalla Giunta della Regione Liguria che concede l’intesa “per la realizzazione di una nuova unità a carbone della potenza di 460 MW nell’ambito della centrale di Vado Ligure-Quiliano VL6”, è chiaramente scritto (punto 1 di pagina 4): “ a condizione che: venga presentata da parte del proponente” sia la domanda di AIA e sia una proposta di convenzione tra Società, Regione, Comuni e Provincia.

·         Al successivo punto 2 di pagina 4 è scritto, in modo inequivocabile, che “l’efficacia dell’autorizzazione della nuova unità VL6 sarà subordinata al rilascio dell’AIA e della sottoscrizione della convenzione di cui al punto 1“

 

Per quanto riguarda l’AIA  (dovuta peraltro almeno da quattro anni) gli scriventi verificheranno con la massima attenzione che essa sia effettivamente rilasciata preliminarmente all’eventuale inizio dei lavori per il nuovo gruppo, essendo appunto l’efficacia dell’autorizzazione subordinata al suo rilascio. Si riservano inoltre di valutare tutte le azioni ritenute opportune e legalmente consentite a tutela della popolazione che comunque ha subìto per questi anni un inquinamento da impianti non adeguati alle migliori tecnologie, previste invece dalle norme di legge in vigore.

 

Per quanto riguarda la “sottoscrizione della convenzione” si ritiene che, qualora le Amministrazioni firmassero, darebbero di fatto il via libera al potenziamento, rischierebbero di vedere dichiarati inammissibili i ricorsi al TAR da essi già presentati e anche di precludersi la possibilità di altri ricorsi contro il prevedibile decreto approvativo del Ministero dello Sviluppo. (Si veda l’argomentazione puntualmente espressa in termini legali nell’autorevole parere sottoscritto dall’avvocato Matteo Ceruti e allegato al presente comunicato).

Se invece, coerentemente con il loro programma, non firmassero, verrebbe meno “l’efficacia” dell’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio della nuova sezione a carbone che il Ministero dello Sviluppo economico dovesse rilasciare.

Sempre secondo il citato parere legale, infatti, se anche una sola delle Amministrazioni locali interessate non firmasse, “non potrebbe legittimamente procedersi all’inizio dei lavori di costruzione del nuovo impianto”.

Quindi chiediamo a tutte le Amministrazioni ed in particolare ai Sindaci di Vado e di Quiliano (in coerenza con le loro espresse posizioni di contrarietà al potenziamento) semplicemente di non sottoscrivere quella convenzione né ora né successivamente: alla luce di quanto esposto nel parere legale, si ha buon motivo di ritenere che qualora la firma della convenzione avvenisse anche dopo il decreto del Ministero dello Sviluppo, questa firma renderebbe “efficace” l’intesa della Regione e l’autorizzazione ministeriale e darebbe di fatto il “via libera” al potenziamento. Mentre, come già evidenziato, se anche una sola delle Amministrazioni locali interessate non firmasse, “non potrebbe legittimamente procedersi all’inizio dei lavori di costruzione del nuovo impianto”.

 

In presenza di una delibera inspiegabilmente approvata dalla Giunta regionale, (nonostante sussistano tuttora, a nostro parere, le motivazioni che avevano portato nel 2007 la Regione stessa non solo al diniego, ma al ricorso al TAR per l'annullamento del decreto di compatibilità del Ministero dell'Ambiente), si confida nella coerenza e nella fermezza dei Sindaci come baluardo estremo a difesa del territorio e dei cittadini.

Le associazioni, i comitati ed i partiti firmatari s'impegnano sin d'ora a sostenere con forza i sindaci e le amministrazioni comunali in questa loro necessaria, doverosa ed indispensabile scelta di diniego alla sottoscrizione della convenzione .

 

UNITI PER LA SALUTE

FEDERAZIONE DEI VERDI

GRUPPO CONSILIARE NOI PER SAVONA

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

MOVIMENTO 5 STELLE

ARCI

ANPI

LEGAMBIENTE

WWF

MEDICINA DEMOCRATICA

CUB

ASSOCIAZIONE CONSUMATORI

GRUPPO DI ACQUISTO SOLIDALE

UBIK

CIRCOLO PIRANDELLO

AMICI DEL MEDITERRANEO

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