"Estremamente corretto non utilizzare termini che possono avere una connotazione xenofoba o razzista. Extracomunitario è un termine che ormai non viene più utilizzato come sinonimo di migrante, ma con venature abbastanza dispregiative.
Il suo significato è sempre stato dubbio: colui che giunge da un Paese al di fuori dell'Unione Europea o colui che arriva dal di fuori della "nostra" comunità. Naturalmente, se appartiene a classi povere. Se appartiene a classi molto ricche, prevarrà l'appartenenza sociale rispetto all'origine e non si userà più questo termine.
Difficilmente il ricco turista americano sarà denominato "extracomunitario". Insomma, è giusto che si evitino possibili venature negli atti ufficiali, negli atti pubblici. Non dovrebbe neppure essere oggetto di discussione".