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Attualità | 07 settembre 2011, 16:42

Le magagne d'Arbenga #2

Sul Lungocenta Trento si e' costretti a convivere con un ormai noto e perenne stato di degrado che contraddistingue piu' che la via in se', il marciapiede che la costeggia

Le magagne d'Arbenga #2

Lungocenta Trento, una via piuttosto trafficata, centrale, che da circa un paio di giorni ha dovuto subire la stessa sorte di molte altre del circondario, ovvero quella di vedersi invertito il senso unico di marcia. Percorrendola adesso si va verso il cuore di Albenga, non piu' viceversa.

Ma riguardo cio' nulla di eclatante naturalmente.

Invece e' degno di attenzione l'ormai noto e perenne stato di degrado che contraddistingue piu' che la via in se', il marciapiede che la costeggia. Marciapiede che, ricordiamolo, e' percorso da decine di persone, turisti compresi, che spesso e volentieri siedono sulle panchine o sul muretto adiacente per riposare o mangiarsi un panino. Nella stagione invernale invece vi si possono trovare numerose mamme con i loro bambini, dato che conduce all'istituto scolastico Dante Alighieri.

Chi conosce la situazione sa gia' di cosa si sta parlando. Praticamente mentre vi si cammina sopra si e' costretti a fare veri e propri slalom tra deiezioni canine (mai diminuite nonostante le sanzioni), mattonelle sollevate dal terreno, vere e proprie buche e spazzatura di ogni tipo (bottiglie, sacchetti di plastica, vestiti usati e mobilia gettati accanto ai cassonetti, etc.), per non parlare del rischio che si corre quando, nelle giornate ventose, e' cosparso di scivolosissimi aghi di pino caduti dagli alberi che lo costeggiano, che potrebbero causare, cosi' come le buche e le mattonelle sconnesse, anche la caduta di persone (soprattutto anziani, notoriamente meno agili) com'e' piu' volte accaduto in zone ove erano presenti gli stessi problemi.

POi gli odori... Nauseabondi odori che chiunque vi si rechi percepisce.

Questo a causa del fatto che i proprietari dei nostri amici a quattrozampe, ahinoi, hanno da tempo preso l'abitudine di portare i loro compagni di vita a fare i loro bisogni li'. Quindi come risultato si ha la presenza di escrementi ovunque nonche' di alberi e pali della luce cosparsi di maleodorante urina.

I proprietari degli animali dovrebbero, per legge, raccogliere i loro bisogni, ma non sempre lo fanno. E, tra chi lo fa, c'e' chi pensa che gettarli al di la' del muretto tra le sterpaglie presenti accanto al fiume sia un buon compromesso... Sperando che non vi sia nessuno sul greto del Centa che abbia deciso di fare una passeggiata...

Tra i residenti c'e' anche chi auspica una tassa ad hoc per i proprietari di animali che magari potrebbe contribuire alla manutenzione e a bonificare simili situazioni.

Perche' sono, a dir poco, assai sgradevoli.

Fatevi una passeggiata da quelle parti, ve ne accorgerete da soli.

Insomma anche questa e' una "magagna" da risolvere, si spera che l'Amministrazione Comunale provveda quanto prima.

Lara Aisha Bisconzo

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