Il Giro di Padania ha percorso appena 70 km e, all'attraversamento di Mondovì (Cn), quando la gara vedeva al comando tre atleti (Rocchetti, Berans e Campagnaro) con un consistente margine di vantaggio sul resto del plotone un gruppo di manifestanti capeggiati da Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista, ha tentato di fermare il passaggio della carovana.
Dopo che i tre fuggitivi avevano superato indenni il centro di Mondovì, gli inseguitori, giunti a qualche minuto di distanza, hanno incontrato sulla propria strada i manifestanti che hanno tentato di rallentarli: solo grazie all'intervento delle forze dell'ordine, che hanno evitato che i più facinorosi aggredissero fisicamente gli atleti, il gruppo ha potuto proseguire in direzione di Laigueglia dove sarà posto il traguardo della prima frazione del Giro di Padania 2011.
Proprio a Laigueglia, al termine della tappa, Michelino Davico, presidente della Asd Monviso Venezia, ha indetto una conferenza stampa per ribadire le motivazioni della corsa e per denunciare pubblicamente quanto accaduto a Mondovì.
Riguardo all'accaduto, gli organizzatori tengono a sottolineare le responsabilità dei sindaci e dei politici che in queste settimane con le proprie dichiarazioni e con i propri comportamenti hanno contribuito ad aumentare la tensione nei confronti del Giro di Padania, e stigmatizzano ogni ulteriore forma di violenza rivolta contro la corsa e gli atleti che da ogni parte del mondo sono giunti a Paesana (Cn) per prendere parte alla gara. Tali comportamenti, infatti, sono segno di assoluta inciviltà oltre che di una grave mancanza di spirito di accoglienza che non possono e non devono trovare spazio all'interno della nostra società civile.