Il MO.D.A.:"Arriva la condanna per l'Italia da parte della Corte europea di giustizia per le ripetute violazioni della direttiva Ippc, 2008/1/CE, la norma europea sull'obbligo di prevenzione dell'inquinamento tramite le cosiddette "Aia". La sigla, che sta per Autorizzazione integrata ambientale, corrisponde ad un documento che ogni Ministero dell'Ambiente degli stati membri deve rilasciare ai gestori degli impianti altamente inquinanti solo una volta appurato che siano state utilizzate le "Bat". Altra sigla misteriosa che sta per Best availble technologies: se vuoi fare andare l'impianto devi dimostrare di utilizzare le migliori tecnologie attualmente disponibili per ridurre l'impatto sull'ambiente.
E’ ben noto che tra impianti ancora in fase di autorizzazione, ma che continuano a lavorare, è compresa anche la centrale T. Power di Vado.
Ciliegina sulla torta: il termine ultimo affinché tutti gli impianti da sottoporre ad Aia fossero in regola (o altrimenti venissero chiusi) era il 30 ottobre 2007.
Ecco cosa è prescritto tra l’altro il Decreto Legislativo n.128 del 29 giugno 2010
inerente appunto L'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE.
Articolo 29-decies
Rispetto delle condizioni dell'autorizzazione integrata ambientale
9. In caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie, o di esercizio in assenza di autorizzazione, l'autorità competente procede secondo la gravità delle infrazioni:
a) alla diffida, assegnando un termine entro il quale devono essere eliminate le irregolarità;
b) alla diffida e contestuale sospensione dell'attività autorizzata per un tempo determinato, ove sì manifestino situazioni di pericolo per l'ambiente;
c) alla revoca dell'autorizzazione integrata ambientale e alla chiusura dell'impianto, in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida e in caso di reiterate violazioni che determinino situazioni di pericolo e di danno per l'ambiente.
I Sindaci di Vado, di Quiliano e di Savona come anche Provincia e Regione sanno oggi benissimo che :
1 - gli obsoleti gruppi a carbone 3 e 4 OGGI E DA 5 ANNI funzionano illegalmente senza l’obbligatoria autorizazione AIA
2 - gli obsoleti gruppi a carbone 3 e 4 sono talmente vecchi che non possono essere ristrutturati con le BAT prescritte obbligatoriamente per ottenere l’AIA (vedi anche osservazioni Ing. Cuneo Presidente Regionale di Italia Nostra )
3 - gli obsoleti gruppi a carbone 3 e 4 non rispettano né potranno mai rispettare i limiti di emissione a camino imposti dalle (Bref) della Ue (vedi tabella qui sotto riportata)
Valori di emissione a camino BAT per impianti a carbone esistenti (1)
1) IPPC- COMMISSIONE EUROPEA_ Documento di riferimento sulle migliori tecniche disponibili per i grandi impianti di combustione, (Siviglia 2005)
2) Anno 2007 Progetto preliminare T. Power "Miglioramento ambientale delle unità esistenti" pag. 93-96
Ricordiamo che da soli i gruppi a carbone producono l’’80% dell’inquinamento totale della centrale ed è per questo che da decenni chiediamo il depotenziamento e la completa metanizzazione di questa "centrale in città".
NONOSTANTE TALE SITUAZIONE "FUORILEGGE" I SINDACI NON SI SONO MAI ATTIVATI NE’ IN CONFERENZA DEI SERVIZI NE’ ALTROVE PER DELIBERARE PRIMA LA DIFFIDA E POI LA CHIUSURA COME PREVEDE LA NORMATIVA ITALIANA (UE) SOPRA RIPORTATA E NON SOLO DELLE SEMPLICI LETTERE DI RICHIESTA AIA AL MINISTERO DELL’AMBIENTE .
Al contrario invece il Comune di Civitavecchia ha deliberato per la chiusura del gruppo a olio combustibile della locale centrale Tirreno Power di Torre Valdaliga Sud che in effetti è stato chiuso con progetto di smantellamento (n.b. non importa il combustibile usato ma il rispetto dei limiti di emissione a camino che non sono rispettati per la centrale di Vado come in quella di Civitavecchia)
Inoltre è inconcepibile che anche i Comuni di Vado e di Quiliano abbiano deliberato la produzione di CDR nella discarica Ecosavona del Boscaccio (altro che raccolta "porta a porta"!) che può essere bruciato sui vecchi gruppi a carbone di questa "centrale in città" con possibili ulteriori emissioni di pericolossime diossine e metalli pesanti cancerogeni e anche questo contro le direttive sui rifiuti della Ue (Vedi Accordo di Programma tra Comune di Vado, Provincia e Regione sull’ampliamento della discarica del Boscaccio del 28/07/2011)"
Conclude il MODA in stampatello:
"RICORDIAMO AI SINDACI DI VADO E QUILIANO, CHE SONO I PRIMI RESPONSABILI PER LEGGE DELLA SALUTE PUBBLICA, CHE DEVONO RISPETTARE LE NORME VIGENTI CHIUDENDO IMMEDIATAMENTE I GRUPPI A CARBONE.
INOLTRE, ANCHE PER IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE RIBADITO OGGI DALLA UE, TALI GRUPPI A CARBONE INQUINANTI ANDREBBERO SUBITO CHIUSI VISTO L’ECCESSO DI MORTALITÀ PER PATOLOGIE TUMORALI E CARDIOVASCOLARI DEL TERRITORIO DENUNCIATI ANCHE DALL’ORDINE DEI MEDICI. ( VEDI STUDI INTERNAZIONALI E DELLA UE SUI COSTI ESTERNI DELL’INQUINAMENTO DELLE CENTRALI A CARBONE).
RIBADIAMO ANCORA UNA VOLTA DEPOTENZIAMENTO E COMPLETA METANIZZAZIONE DELLA CENTRALE DI VADO – QUILIANO.
Dr. Agostino Torcello (Medico Pneumologo)
Dr. Virginio Fadda (Biologo)
MODA Savona