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Attualità | 19 agosto 2011, 10:43

Varazze: lanterne volanti e lumini in mare per dire stop alle aste

Nella notte del 20 agosto, alle ore 22.00 circa, migliaia di persone clienti, amici e fornitori dei locali stabilimenti balneari, manifesteranno la loro solidarietà verso queste aziende, a rischio di sopravvivenza per una carente interpretazione della direttiva Bolkestein

Varazze: lanterne volanti e lumini in mare per dire stop alle aste

Così turisti, politici e fornitori solidarizzano con gli stabilimenti balneari di Varazze e di tutta Italia. 

L’Ue conosce solo superficialmente le caratteristiche e le dinamiche di questo settore e il Governo italiano finora ha accolto le conclusioni europee senza fiatare, anzi, legiferando in adesione. 

Dall’opinione pubblica vengono indicazioni diverse: a Varazze una miriade di lanterne volanti sarà liberata in cielo e migliaia di lumini saranno varati in mare a sostegno dello stato di fatto. Spettacolo di luci e forte dichiarazione di intenti.

La dimostrazione, sostenuta da tutti gli stabilimenti della cittadina e preannunciata attraverso una efficace campagna di comunicazione locale - sviluppata in prevalenza attraverso comunicati su Radio Babboleo - prevede altre azioni di sostegno, tra cui una raccolta di firme, che saranno spedite a Senato e Camera su cartoline  contrassegnate dallo slogan: "Per lo Stato non esistiamo", utilizzato nella campagna nazionale svolta in contemporanea dal SIB, principale sindacato italiano di categoria. 

L’evento sarà preceduto da una conferenza stampa, che si terrà alle ore 11:00 nel palazzo Beato Jacopo di Varazze.

“Dalla notifica della procedura europea di infrazione ad oggi molte cose sono state chiarite” afferma Giovanni Botta, consigliere anziano della locale Associazione bagni marini, cofondatore di Comitato Balneari Liguria e curatore dell’omonimo blog. 

“L’ultima evidenza ci viene dalla recente “indicazione” della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, nella quale il servizio di salvataggio svolto dalle nostre aziende è esplicitamente considerato “Servizio pubblico essenziale”. 

Questa caratteristica può consentire al Governo italiano di  regolamentare gli stabilimenti balneari in deroga a quella parte della direttiva Bolkestein che vieta il rinnovo automatico delle concessioni. Purché lo voglia. Se questo non avverrà, noi siamo pronti a difendere le nostre aziende con azioni di protesta molto più dure e globali di quelle svolte finora.”

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