Cinemare 2011 conclude gli incontri per gli adulti giovedì 18 agosto ore 21.30 con un appuntamento davvero speciale: alla proiezione di Soltanto il mare di Dagmawi Yimer, Giulio Cederna e Fabrizio Barraco seguirà una festa con il concerto di musica africana del gruppo Badenya che proporrà un’ensemble di canti africani con strumenti medodici tradizionali caratteristici dell’Africa Occidentale quali kora, bonon, balafon, n’goni tradizionalmente usati dai Griot e strumenti e a percussini quali djembe, dundun, krin e calebasse.
“Un appuntamento al quale teniamo molto perché parliamo di mare da due anni e con questo film abbiamo voluto raccontare la contemporaneità del nostro mare in maniera diversa da come fanno, purtroppo, gli articoli di cronaca. Volevamo per capire davvero cosa rappresenti per molti uomini e donne l’approdo sulle nostre coste dopo un viaggio infernale. E grazie al documentario che in soggettiva regaleremo agli spettatori vedremo un ritratto anche divertente, commovente, affettuoso di una Lampedusa, isola non solo dei respingimenti ma terra della fraternità dove l’incontro è possibile. Una Lampedusa che paga lo scotto di un’informazione deformata ma dove un migrante può incontrare i lampedusani” dichiara Giovanna Barreca, co-direttrice artistica della rassegna voluta dal Comune di Noli in collaborazione con l’associazione culturale Kinoglaz e che proprio sui diversi aspetti della migrazione, sui colori e i suoni dell’Africa vuole puntare l’attenzione perché anche sulla spiaggia libera di Bergeggi si creino cortocircuiti tra coste, storie e ‘mari diversi’.
Girato a Lampedusa nell’estate del 2009, in un periodo nel quale l’isola aveva smesso di fare notizia, e completato all’inizio del 2010, quando i nuovi sbarchi l’hanno riportata su tutti i media, il film documentario propone, come accennavamo prima, lo sguardo incrociato di due realtà: quella di un migrante, in questo caso uno degli 3 documentaristi Dagmawi Yimer, sbarcato da clandestino sulle coste dell’isola nel 2006, e quella dei lampedusani.
Al migrante fresco di sbarco l’isola era apparsa come l’avanguardia del benessere - con i suoi alberghi, i suoi turisti - alla videocamera si svela piena di problemi; l’aveva immaginata come frontiera del progresso, la ritrova isolata dal mondo, con lo sguardo nostalgico rivolto al passato e una patina fresca di vernice già incrostata di salsedine. Il momento più emozionante del film è l’incontro con l’equipaggio della 282, la motovedetta della guardia costiera che aveva salvato Dagmawi dal naufragio e da una morte certa.
Prodotto dall’Archivio Memorie Migranti di Asinitas, e da Marco Guadagnino e Alessandro Triulzi, il film ha ottenuto il premio del pubblico al Salina DocFest 2010 e il riconoscimento per il miglior film nella sezione migranti e viaggiatori al Festival del Cinema Africano di Verona.
La storia di Dagmawi Yimer
“Volevo fare l’avvocato in Etiopia, sono finito a girare documentari in Italia. Quando ho deciso di lasciare il mio paese, non avrei mai immaginato questa conclusione, ma forse c’è un senso in questa storia, non lo so: con la videocamera cerco di restituire un po’ di umanità e giustizia ai ‘clandestini’, così ci chiamate, no?”. Dagmawi Yimer, Dag per gli amici, trentuno anni, in Italia dalle 10 del mattino del 30 luglio 2006, pass numero 8 del quarto sbarco a Lampedusa, in regime di “protezione speciale” dal 2007, è riuscito a smarcarsi dalla dimensione rigorosamente anonima e cifrata nella quale sono relegati i rifugiati nel nostro paese. Profilo copto, ovale allungato, occhi neri pungenti, barba accennata, Dag
fino a qualche anno fa conduceva la sua esistenza nei vicoli del comprensorio di La Gare, un trenino di case attaccate l’una all’altra costruito ai margini del quartiere popolare di Kirkos e della stazione ferroviaria di Addis Abeba. La sua vita non si discostava più di tanto da quella di ogni altro giovane metropolitano: amava Dostoyevski, guardava i documentari del National Geographic, ascoltava Bob Marley e la musica country, visitava il suo paese grazie alla corriera di un cugino, giocava a basket, frequentava l’Università, coltivava sogni di libertà. Poi, a maggio del 2005, la sua vita è deragliata all’improvviso: sceso in piazza insieme all’opposizione per protestare contro i brogli delle elezioni presidenziali, Dag ha conosciuto il volto feroce della repressione ordinata dal capo del governo Melles Zenawi e insieme ad alcuni amici ha deciso di fuggire.
Ha intrapreso la rotta dei migranti: Sudan, Libia, il deserto, i campi di detenzione, il barcone e la morte che ti sfiora nel mare.
Il suo approdo al documentario è l’esito di una scelta che si è compiuto a Roma qualche tempo dopo l’arrivo e l’incontro con Asinitas e Andrea Segre che lavorò con diversi ragazzi per la creazione dell’archivio memorie dei migranti.
Ma a ben vedere forse affonda le sue radici in Etiopia, in un contesto familiare che ribalta lo stereotipo dell’immigrato africano, con un padre che coprì il cortile con una tenda e lo adattò a rudimentale sala di video-proiezione. E Dag che decideva la programmazione insieme al cugino: pellicole inglesi e francesi, film etiopi e tantissimi film americani. A quel periodo risalgono anche i suoi primi lavori con una videocamera prestata.
Fabrizio Barraco lavora da anni nel campo del documentario come montatore, operatore e regista. Ha firmato Memoria dei Sapori (2009), progetto di ricerca antropologica sull’alimentazione; Alla destra del Padre (2008), documentario sui pescatori dell’Adriatico; La Musica dei Cieli (2008), documentario sul restauro di antichi organi in Abruzzo; Porto dei suoni, menzione speciale al premio “Libero Bizzarri. Ha partecipato come operatore e montatore alla realizzazione di numerosi spot, trailer e programmi televisivi.
Giulio Cederna: è autore del progetto di video partecipato Different Perspective con Angelo Loy e John Muiruri, e dei documentari Tv Slum (2003) Sillabario Africano (2005), Millennium News (2009). Ha diretto i documentari Big brother Aids (2004, con Paolo Novelli), La danza delle api (2008, con Giovanni Piperno), Una scuola italiana (2010, con Angelo Loy). Ha ideato insieme a Marco Baliani il progetto teatrale Pinocchio Nero e ha pubblicato Le avventure di un ragazzo di strada (Giunti, 2005). Nel 2007 ha collaborato all’enciclopedia Diritti Umani a cura di Marcello Flores, UTET. Ha diretto la comunicazione di AMREF Italia dal 1998 al 2007.
Cinemare 2011 è stato realizzato con il contributi del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio del mare e con patrocinio della Regione Liguria e della Provincia di Savona.
TUTTE LE PROIEZIONI E I LABORATORI SARANNO AD INGRESSO GRATUITO
L’evento si svolgerà presso la spiaggia libera di Levante (accanto ai bagni Maiorca –Bergeggi). Parcheggio gratuito presso Punta Bergeggi, adiacente al Porto commerciale
In caso di maltempo l’evento non avrà luogo.
I laboratori avranno la durata di 3 ore (90 minuti quelli della cooperativa Pandora), saranno aperti ad un massimo di 15 bambini. Per le iscrizioni: info@kinoglaz.org - 3407178172
Per info:
www.comune.bergeggi.sv.it - 019/25790219-222
Direzione artistica e coordinamento logistico Giovanna Barreca e Silvio Grasselli per l’associazione Kinoglaz
Coordinamento tecnico e ospiti scientifici: Simone Bava – direttore dell’Area marina Protetta - Elena Taddeo e Laura Garello per il Comune di Bergeggi
Coordinamento editoriale e logistico Alex Chiabra
facebook cinemare Bergeggi
facebook Kinoglaz
A seguire calendario completo di tutti gli appuntamenti successivi alla serata d’inaugurazione:
Giovedì 14/07/11 ore 21.30
Sul mare
di Alessandro D’Alatri (Italia 2010, 100’)
con Dario Castiglio (Salvatore), Martina Codecasa (Martina), Raffaele Vassallo (Capadiciuccio)
Una storia d’amore tra ragazzi ambientata nell’eden di Ventotene, una ballata fresca impregnata di odori, sapori e colori marinari nonché metafora dell’eterno rapporto d’attrazione/repulsione tra due mondi, città e isola. Trasponendo con mano leggera il romanzo di Anna Pavignano “In bilico sul mare”, il regista si muove sulla stessa linea dei personaggi regalandoci una storia narrata con grande libertà espressiva e collegata con la realtà: il rapporto tra Salvatore e il padre che capisce la crisi del lavoro ma non le sue cause, la condizione dei lavoratori in nero. “Alla ricerca di un punto di conciliazione e di equilibrio tra contenuto e intrattenimento”.
Ad introdurre il film il regista Alessandro D’Alatri, che il pubblico ha imparato ad amare per opere come La gabbianella e il gatto e Senza pelle.
Martedì 19/07/11
ore 17.00
Laboratorio “Passo-Uno” a cura dalla Cooperativa Due centesimi - Museo Nazionale del cinema di Torino. I ragazzi (8-14 anni) realizzeranno brevi sequenze animate sperimentando la tecnica “passo uno”, una delle prime tecniche d’animazione cinematografica. Le sagome da animare e gli sfondi “a tema marino” saranno realizzati con materiali di varia natura (cartoncini, plastilina, conchiglie, ecc.). Le sequenze animate inventate dai partecipanti verranno proiettate sulla spiaggia la sera, prima del film, alla presenza dei giovani autori.
ore 21.30
Il vecchio e il mare di Aleksandr Petrov (Canada/Giappone/Russia 1999, 20’)
Dal capolavoro di Ernest Hemingway, le avventure in mare del vecchio pescatore Santiago tra speranza, coraggio e solitudine. Uno straordinario viaggio di esplorazione nel legame tra uomo e natura, un’atmosfera di tensione e di sentimenti profondi interpretata con magistrale genio pittorico. Oltre 29000 disegni a mano, utilizzando la tecnica della pittura a pastello su vetro.
Oscar come miglior cortometraggio d’animazione 2000.
ore 21.50
Ponyo sulla scogliera di Hayao Miyazaki (Giappone 2008, 101’)
animazione con doppiaggio di Agnese Marteddu (Ponyo), Ruggero Valli (Sosuke), Massimo Corvo (Fujimoto)
Mentre gioca tutto solo con secchiello e nave di plastica davanti all’Inland Sea, il piccolo Sosuke trova Ponyo e si affeziona subito anche se è una bambina pesce. Una principessina degli abissi che riportata via dalle onde, invoca gambe, braccia, capelli rosso fiamma e vestito dello stesso colore. L’ambientazione costiera in cui si svolge l’avventura assomiglia a quella ligure di cui Miyazaki, il più grande regista dell’arte animata, si è detto affascinato. Quando la sua matita poggia lievemente la punta, d’incanto i sogni prendono forma e la profondità del suo spazio è la perfetta allegoria della profondità del tempo.
In concorso alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2008.
Giovedì 21/07/11 ore 21.30
Le avventure acquatiche di Steve Zissou di Wes Anderson (Usa 2004, 118’)
con Bill Murray (Steve Zissou), Cate Blanchett (Jane), Owen Wilson (Ned Plimpton)
Zissou è un oceanografo in crisi che, quando l’amico di una vita viene ucciso da un misterioso squalo giaguaro, è pronto a mettere in atto la vendetta andando incontro ad una straordinaria avventura ricca di situazioni esilaranti e grottesche. Dedicato a Jacques-Yves Cousteau e ai suoi viaggi negli abissi, di Verne incorpora Venti mila leghe sotto i mari, versione Méliès e Fleischer, e di Huston, oltre a Angelica, la disperazione racchiusa nelle imprese umane senza senso, ma è soprattutto una pellicola che sa sorridere della bellezza e della sofferenza del mondo. Una commedia degli affetti nello stile nichilista di Anderson.
Ad introdurre il film Riccardo Cattaneo-Vietti, professore ordinario di Ecologia presso l’Università di Genova - dove insegna Ecologia, Biologia Marina e Aree Marine Protette – e direttore del centro di Biologia Marina del Mar Ligure dell’Università di Genova.
Martedì 26/07/11
ore 17.00
Laboratorio “In fondo al mar…” a cura della cooperativa Pandora. I bambini (dai 4 anni) trasformeranno i rifiuti che spesso troviamo sulle spiagge (come ad esempio le bottiglie di plastica), nei personaggi del film, ricordando la buona pratica di tenere pulito il mare e far felice l’ambiente.
ore 21.30
La sirenetta di Ron Clements e John Musker (Usa 1989, 83’)
animazione con doppiaggio di Simona Patitucci (Ariel), Vittorio De Angelis (Eric), Pino Locchi (Tritone)
Ariel, la più giovane e bella delle figlie di re Tritone, non fa che sognare la terra e sale spesso in superficie con il fido pesciolino Flounder trasgredendo gli ordini paterni. Durante una delle spedizioni salva il principe Eric e se ne innamora: al punto di accettare un patto diabolico pur di avere due gambe al posto della coda. Nel film è del tutto bandita quella malinconia tipica della tradizione poetica scandinava presente nel libro di Andersen da cui è tratto il film, manifestatesi nella denuncia del lato effimero del sogno. Inventiva umoristica che scorre tra i 150000 disegni e i 1100 di sfondi marini che lo compongono.
Vincitore di due premi Oscar 1989: miglior canzone “In fondo al mar” e miglior colonna sonora.
Giovedì 28/07/11 ore 21.30
Point Break di Kathyn Bigelow (Usa 1991, 110’)
con Patrich Swayze (Badhi), Keanu Reeves (Johnny), Gary Busey (Pappas)
Azione vera, adrenalinica e una generazione che non invecchia perché si nutre di surf e trae dal mare e dal coraggio la forza di negarsi alle convenzioni. La traccia portante è quella di una detection, un’investigazione che un giovane agente dell’FBI deve condurre tra un gruppo di surfisti per arrivare a scoprire gli autori di innumerevoli rapine: curiosi rapinatori che non sparano e si nascondono le facce dietro le maschere dei presidenti della Repubblica americana.
Ad introdurre il film Federico Piccinaglia, cultore del SUP (stand up paddling), unico italiano nel circuito professionista.
Martedì 02/08/11
ore 17.00
Laboratorio “Cominciamo il putiferio!” a cura della cooperativa Pandora. Traendo spunto da un film che parla di sentimenti, ripercorrendo il libro da cui è tratto, i bambini (dai 9 anni) costruiranno maschere che rappresentino i sentimenti che ognuno può “Mostrare”…
ore 21.30
Nel paese delle creature selvagge di Spike Jonze (Usa 2009, 99’)
con Catherine Keener (Connie), Max Records (Max), Mark Ruffalo (Rob)
Dal libro illustrato di Maurice Sendak, gli occhi di un bambino di12 anni, sfrenato e sensibile che disobbedisce alla madre e arriva nell’isola ‘where the wild things are’, fanno da bussola all’intera vicenda. Il suo sguardo genera la visione: le sue soggettive non sono soltanto espedienti retorici, ma autentiche creazioni immaginarie. Occhi che si aprono su una foresta illuminata dalla luce radente del sole basso all’orizzonte e abitata da creature straordinarie in un film che sa coniugare potenza immaginifica ed eleganza della messa in scena. Destinato anche agli adulti perché è un'opera che mette in scena lo sguardo dei bambini, non solo come luogo dello stupore ma di più come deposito di purificazione e decantazione delle immagini della vita in un coinvolgente intreccio tra fantasia e realtà dove le travolgenti emozioni, le paure e i sogni di Max coincidono con lo sguardo dell’autore.
Candidato al Golden Globe 2010 per la miglior colonna sonora.
Giovedì 11/08/11
ore 21.30
Il mistero dell’acqua di Kathyn Bigelow (Francia/Usa 2000, 110’)
con Sean Penn (Thomas), Catherine McCormack (Jane), Elizabeth Hurley (Adaline)
Film mentale, calato nel magma d’acqua che sembra assumere una valenza simbolica, occulta, catartica; il luogo senza spazio e senza tempo nel quale si compenetrano due vicende (praticamente due film) accomunate da misteriose evocazioni, da contorti echi ancestrali, da un intricato gioco di specchi tra identità. Montaggio parallelo dove sul primo binario parte la storia della fotoreporter che vuole realizzare un servizio per far luce su un doppio delitto che si consumò 100 anni prima. Sul secondo si racconta come si arrivò al fatto ricorrendo alla suspence del giallo. Nel film commuove profondamente la testimonianza di uno smarrimento, di un perdersi.
Ad introdurre il film Marcello Fois, autori tra i più produttivi nel panorama letterario italiano ed esponente della “new wave” del giallisti. Collabora attivamente anche in campo teatrale, radiofonico, nella fiction televisiva e nella cinematografia (sue le sceneggiature di Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni e Distretto di polizia)
martedì 16/08/11
ore 17.00
Laboratorio Un mare di giochi! a cura della cooperativa Pandora. Sull’atmosfera del film, i bambini (dai 4 anni) giocheranno sulla spiaggia con creatività e fantasia.
ore 21.30
Impy e il mistero dell’isola magica di Reinhard Klooss e Holger Tappe (Germania 2006, 87’)
animazione con doppiaggio di Patrizia Mottola (Impy), Serena Clerici (Ping), Claudio Moneta (Paki)
L'isola di Tikiwu è abitata da tanti strambi amici che frequentano l’unica scuola al mondo dove si insegna il linguaggio umano agli animali. Un giorno, viene scoperto un uovo misterioso che quando si schiude rivela un cucciolo di dinosauro: Impy. Il piccolo ospite conquista subito il cuore di tutti e quando un re malvagio arriva sull'isola per catturarlo, gli abitanti di Tikiwu si danno un gran da fare per proteggerlo. Ognuno degli animali nati dalla penna di Max Kruse rappresenta tratti caratteristici della psicologia infantile che spingono i piccoli all'identificazione. La freschezza della narrazione ironica ha il pregio di rivolgersi direttamente ai bambini senza ammiccare al pubblico adulto.
Giovedì 18/08/11
Soltanto il mare di Dagmawi Yimer, Giulio Cederna e Fabrizio Barraco (Italia 2010, 50’)
Straordinario, divertente, commovente ed affettuoso è il ritratto di Lampedusa che si può cogliere dalla riflessione autobiografica del filmaker etiope sul suo sbarco di qualche anno prima nell’isola siciliana –porta d’Europa - e sui suoi giorni di detenzione nell'ex centro di accoglienza. Un tentativo, per l'autore protagonista, di fare i conti con la propria storia personale e con la propria identità di migrante, alla scoperta di una Lampedusa vista come isola della fraternità, dove l'incontro è sempre possibile, totalmente contrapposta all'Italia dei respingimenti.
Premio del pubblico al Salina doc fest 2010.
Ad introdurre il film Dagmawi Yimer, regista per caso,come ama definirsi che abbiamo iniziato ad apprezzare da Come un uomo sulla terra, co-diretto con Andrea Segre.
Concerto di musica africana con il gruppo dei Badenya a seguire. Ensemble che propone un repertorio di musica e canti africani con strumenti melodici tradizionali caratteristici dell’Africa Occidentale (Guinea, Burkina Faso, Mali...) quali kora, bolon, Balafon, n’goni tradizionalmente suonati dai Griot e strumenti a percussioni quali djembe, dundun, krin e calebasse.
Martedì 23/08/11
ore 17.00
Laboratorio “Sulla cresta dell’onda” a cura della cooperativa Pandora. Onda? Onde? Lunghezze? Giochi di ottica che svelano i segreti dell’occhio umano. I bambini (dai 9 anni) impareranno, attraverso alcuni esperimenti, a “vedere” gli oggetti in movimento e costruiranno un taumatropio, antico strumento utilizzato dai precursori del cinema per rendere l’idea del movimento.
ore 21.30
Surf’s up: i re delle onde di Chris Buck e Ash Brannon (Usa 2007, 85’)
animazione con doppiaggio di Flavio Aquilone (Cody), Massimo Rossi (Big Z), Laura Cosenza (Lani Allikai)
Commistione tra cartoon e documento con un pinguino star che introduce l'esilarante premessa che siano stati gli appartenenti alla sua specie i primi a cavalcare le onde su una tavola, citando lo splendido documentario sul surf Riding Giants di Stacy Peralta. Il doc raccontava la storia della disciplina dalle origini hawaiane a oggi. Qui invece abbiamo la storia del giovane pinguino Cody e del suo tentativo di vincere il campionato del mondo di surf, seguito anche da un troupe di documentaristi. Per Cody conta solo la vittoria, fino a che non incontrerà una leggenda del surf da cui apprendere la saggezza.
Candidato all’Oscar 2008 come miglior animazione.