"Uno dei nodi irrisolti della manovra Tremonti è la lotta all'evasione fiscale, all'esportazione dei capitali e all'economia in nero. Le misure proposte risultano dei semplici palliativi, senza coraggio. Proporrò, direttamente in Aula, al Senato, un emendamento-choc, che paragona i grandi evasori, gli esportatori di capitali e i
produttori in nero ai grandi criminali, con la sanzione della confisca totale dei beni, prevista dalle norme antimafia, compresi i capitali scudati''. E' l'annuncio che fa il senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro della Commissione Affari Costituzionali e della Commissione Antimafia.
''Basterebbe questa norma, di assoluta deterrenza e di pubblica moralità, a portare i recuperi ad almeno a 50 miliardi di euro, per anno, da destinare all'abbattimento del debito pubblico, altro che ticket sulle categorie meno abbienti per le prestazioni sanitarie''.
A differenza di quanto avviene nelle altre democrazie occidentali ''dove un grande evasore fiscale, un esportatore di capitali all'estero e un produttore in nero vengono giudicati, dalla coscienza collettiva, come dei traditori della patria e dei criminali, nel nostro Paese residua una sorta di atavica indulgenza psicologica, che favorisce le aree di illegalità, nelle quali sguazza la criminalità organizzata.
Riflesso di questa mentalità, nel decreto Tremonti, sono proprio le norme antievasione''.