Sabato 13 agosto, ore 21.15, Piazza della Concordia:
Incontro con OLIVIERO BEHA, introduce Renata Barberis.
Presentazione del libro “Dopo di Lui il diluvio”.
“Crisi e critica sono due sostantivi etimologicamente con la stessa radice, di origine grecoantica. E sono due parole. Forse è quanto mai urgente rimettere al centro di un’analisi della crisi italiana la questione della scomparsa della facoltà critica a tutto tondo, collegata alla libertà di pensiero e di espressione. Nient’altro che l’articolo 21 della Costituzione, a guardar bene.
Dal buco nero culturale in cui siamo precipitati, dal punto di vista del linguaggio e delle parole per raccontarlo e raccontarci, alla crisi della politica e del costume italiano tutto il passo è assai breve…”
Lo scrittore e giornalista Rai Oliviero Beha fa una ricognizione tra le macerie materiali e immateriali del Paese. A cinque anni dall'uscita del suo pamphlet "Crescete & prostituitevi", preso alla lettera dalla classe dirigente di ieri e di oggi, l'autore si domanda che cosa succederà quando sarà finita la stagione di Berlusconi, se davvero "dopo di Lui" ci sarà "il diluvio". Perché Berlusconi è il prototipo di quel "berlusconismo" che ha attecchito a destra e a sinistra. Per arrivare a concludere che non siamo più una "democrazia", che tira aria da "Weimar" sia pure "all'amatriciana", che ogni giorno che passa è peggio e il risveglio del Paese si allontana. Ma non è detto, ci sono albori all'orizzonte...
Domenica 14 agosto, ore 21.15, Piazza della Concordia:
Incontro con Don ANDREA GALLO. Introduce Renata Barberis.
Presentazione del libro “Le mie due bussole: il Vangelo e la Costituzione”.
È pensando ai giovani che don Gallo ha scritto il suoi ultimi libri: sono loro che dovranno guidare un Paese che si trova in un "mare in tempesta", e aiutarlo a ritrovare la bussola.
"Le mie bussole sono due: come partigiano e come essere dotato di una coscienza civile, la mia prima bussola è la Costituzione. Poi, come cristiano, la mia bussola è il Vangelo".
Don Andrea Gallo non è solo un prete: è prima di tutto un uomo. Dossetti, Gramsci, Bocca, De André, Brecht sono i suoi eroi, e viaggiare con lui attraverso il senso - che non è solo memoria del passato ma soprattutto speranza per il futuro - della nostra carta costituzionale è un'esperienza entusiasmante e divertente, anche se spesso amara.