Attualità - 06 agosto 2011, 10:56

Vado Ligure: maxi ampliamento per la discarica in cambio della riduzione delle tariffe

Ampliamento del boscaccio ed impianti di gassificazione... come possono aver siglato l'accordo se non hanno ancora dato il parere di VIA? Ma ancora: quando venne indetta la gara d'appalto per l'assegnazione del servizio a Ecosavona / Geotea?

Da la stampa savona del 06/08/2011

Boscaccio: 2 milioni di metri cubi.

EcoSavona dovrà anche costruire l’impianto per i rifiuti umidi.

E’ stato siglato in Regione l’accordo di programma che prevede da un lato l’ampliamento per due milioni di metri cubi della discarica del Boscaccio e dall’altro la riduzione delle tariffe di smaltimento e l’obbligo per i privati di costruire un impianto di trattamento dei rifiuti umidi.

L’assessore della Provincia Paolo Marson ieri ha fatto il punto sulle strategie sinora seguite sul tema dei rifiuti: «Quando ci siamo insediati c’erano due piani incompleti, quello di Pesce del 2004 che prevedeva l’inceneritore dei rifiuti e quello di Filippi che puntava sulla raccolta differenziata spinta e sul gassificatore. Entrambi i piani erano validi e sostenibili ma non risolvevano alcuni problemi contingenti. Prima di tutto l’esaurimento delle quattro discariche della provincia di Savona, poi la raccolta differenziata largamente inferiore all’obbligo di legge del 65% per il 2012 e infine l’incertezza sullo smaltimento della parte secca dei rifiuti. Quindi abbiamo rovesciato l’approccio, partendo dalla soluzione dei problemi».

Prosegue l’assessore Marson: «La prima fase si è conclusa ieri con la firma dell’accordo di programma sull’ampliamento della discarica del Boscaccio di Vado che sarà estesa per 2 milioni di metri cubi. Questo di fatto consente un’autonomia di circa 15 anni. L’ampliamento è bilanciato dalla costruzione di un impianto per il trattamento della parte umida dei rifiuti che rappresenta circa 45% della spazzatura che viene portata in discarica. Contestualmente, Ecosavona si è impegnata a ridurre le tariffe di circa il 20%, con vantaggi evidenti per tutti i Comuni. Il costo di smaltimento scenderà da 78 a 67 euro a tonnellata».

La seconda fase è ancora a livello di progetto. Il gruppo Messina a Ferrania ha infatti presentato il progetto per un «biodigestore» che serve a produrre gas e compost industriale per l’agricoltura. Per l’eliminazione della parte secca dei rifiuti, Marson ha individuato come soluzione la realizzazione di impianti di gassificazione di piccole dimensioni, che dovrebbero sorgere vicino a industrie che consumano tanta energia come quelle del vetro.

com.