Sport - 05 agosto 2011, 22:00

Quel gran pasticcio della Seconda Categoria

La stagione non è ancora iniziata e già ci sono le prime <grane>

Quel gran pasticcio della Seconda Categoria

Se il buongiorno si vede dal comunicato numero 1 stilato dalla Figc per la nuova stagione sportiva, possiamo davvero stare tranquilli. Perchè il caos, attorno alla composizione dei gironi di Seconda Categoria è stato al limite della comicità. In meno di una giornata si è passati da un'unica Seconda Categoria comprendenti tutte le compagini savonesi, valbormidesi, ingaune ed imperiese per un totale di diciotto squadre ad un maggior senso di logica dividendo i raggruppamenti. A Genova la Figc, con i suoi dirigenti sempre dentro l'ufficio, non sanno che in Val Bormida, d'inverno, possa nevicare con conseguenti rinvii di partite. Ora, semore che a Genova siano capaci a far di calcolo (crediamo di si perchè nella stagione passata si sono studiati delle formule degne di un Laureato in Algebra) avranno capito che un girone a diciotto squadre comporta ben 34 turni di campionato. E calcolato che a metà maggio tutto deve essere tassativamente finito (ci sono gli Europei in Polonia e tanti bei bigliettini omaggio per i dirigenti) si è intuito che era meglio dividere la Seconda in due gironi. Ma come fare, visto che mancano diverse realtà rispetto alla stagione scorsa? Carmine Iannece, valente dirigente della Figc e presidente del comitato di Savona (uno che capisce di calcio, si interessa delle realtà, dei problemi delle varie società) cerca di dare una risposta: "Si, francamente è troppo oneroso un girone unico. Meglio dividere i due raggruppamenti e costruire due campionati, come di consueto. E questo consentirebbe di ripescare le squadre che hanno disputato i playoff di Terza". Quindi si lavorerà, con la speranza  di chiudere il tutto entro Ferragosto, per costruire due gironi composti uno da dodici ed un altro da dieci squadre. Si può fare, perchè qui conta molto anche risparmiare per società che, colpa anche loro, sono dal collasso. Certo la stagione non inizia con il piede giusto, ma chissà meglio che gli errori si facciano subito.

Guglielmo Olivero

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