Protagonista il maestro fiorentino, Stefano Innocenti, che ha suonato per l’inaugurazione di molti organi storici, in Italia e all’estero. La serata è inserita nella trentesima Rassegna internazionale organizzata dall’associazione “Amici dell’organo” di Genova, e sarà l’occasione per i confratelli in cappa blu di festeggiare la fine dei lavori al prezioso strumento custodito nel loro oratorio.
L’Agati è stato infatti riportato all’antico splendore dal maestro e restauratore Graziano Interbartolo: “L’organo – spiega – fu costruito nel 1863 da Nicomede Agati e fratelli: gli Agati furono una famiglia di organari di Pistoia, la loro prestigiosa bottega costruì 588 strumenti e in Liguria ne vennero collocati più di cento”. “L’organo – continua Interbartolo – era interessato da una cospicua presenza di sporco e polvere; numerose canne necessitavano di un puntuale recupero della forma di origine e un mantice originale risultava scollegato e accantonato nella attigua scala di accesso”.
Tornando al concerto, il programma eseguito dal maestro Stefano Innocenti prevede: Bernardo Storace (1600-1664): Toccata e canzon e ciaccona; Bernardo Pasquini (1637-1710): Bergamasca, Ricercare del secondo tono; Domenico Scarlatti (1685-1757): Sonata in do maggiore K 72, Sonata in la minore K 61; Johann Sebastian Bach (1685-1750); concerto in sol maggiore da A. Vivaldi BWV 973; Sonata in re maggiore BWV 963; Giuseppe Gherardeschi (1759-1815): Rondò in sol maggiore; Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791): Otto variazioni su un Lied olandese di C.E. Graaf K 24, Fuga dal Requiem K 626 (trascrizione di Muzio Clementi), Ave verum corpus K 618 (trascrizione di Franz Liszt), Ouverture dall’opera Die Zauberflote (Il flauto magico).
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