"Qualche esempio. Chi di noi non ricorda anni di "pere", "banane" ed altri frutti che hanno ispirato isole-rotatorie alla torretta? Esperimenti sul campo, dilettanti allo sbaraglio, invece che progettazione da parte di esperti.
Comune fai da te! E però alla fine, tanto per giustificare, hanno pure ingaggiato un ingegnere a mettere in bella copia.
Povero ingegnere ed anche un po' sprovveduto, si attirò tutte le ire dei savonesi. Si giustificò dicendo che non gli avevano dato i dati corretti sui flussi di traffico, che mancavano dei dati.
Fatto sta che però l'incarico l'aveva accettato, qualcosa di "brutto" aveva anche accettato di mettere nero su bianco a giustificazione di scelte fatte da altri: nessun commento, se non che la bruttura a distanza di anni sta ancora lì.
Di "progetti balordi" fatti, realizzati, ed ancora esistenti ne abbiamo un'altra dimostrazione pochi passi dalla torretta: la doppia corsia da Albisola. E' chiaro a tutti che la seconda corsia non serve, anzi crea un ulteriore complicazione all'ingorgo in piazza Leon Pancaldo.
Ma anche questa realizzazione resta, forse come un ulteriore "monumento" all'ignoranza.
Ed intanto quel marciapiedi che fu sacrificato per la corsia in più, non c'è più. E chi non ricorda quella brillante soluzione di un tunnel alla torretta "proprio sotto al grattacielo"? Ma come si fa a pensare di fare un tunnel diametro 12 metri proprio appena sotto ad un palazzone, appena sotto rispetto al piano di scorrimento auto, e quindi praticamente farlo passare nelle cantine del palazzo? Questa soluzione è stata anche reiterata più volte. Non si poteva abbattere il "grattacielo" e quindi non si è realizzata.
E che dire di quel percorso assolutamente di fantasia della metropolitana, corredata da numerose funivie? E ve lo vedete voi un anziano malfermo col bastone salire su una cabina in movimento? Non scordiamo poi, che spesso abbiamo vento forte, e con tale vento le funivie non possono funzionare.
Ed allora tutti a piedi.
Recentemente abbiamo visto realizzazioni come nuova viabilità in piazza Saffi e nuova viabilità in Villapiana.
Qualche aspetto è migliorato, qualche altro aspetto è peggiorato.
Un lunghissimo anello a senso unico, gravitante su piazza Saffi, impone un concentramento di traffico su pochissime vie, se non uniche, causando problemi di traffico, inquinamento, sicurezza per le emergenze.
L'inquinamento in corso Ricci ed a Villapiana è aumentato: l'Arpal ha evidenziato numerosi "sfori" dei limiti. Questa nuova viabilità di Villapiana-piazza Saffi è imputabile ad "intuizione politica" piuttosto che a progettazione: mancano parcheggi e tratti di viabilità indispensabili. Serve pensare la città come un "sistema" e non a piccoli interventi dovuti ad intuizioni.
Le singole intuizioni vanno bene benissimo, ma devono fare "sistema", devono far parte di un progetto globale. Per questo serve un piano della mobilità e del trasporto del comprensorio: Savona, Albisole, Celle, Varazze, Stella principalmente, ma anche Vado e Quiliano.
Savona non lo ha voluto fare. Ha voluto andare da sola.
Il recente PUMT è stato un colossale fiasco, perchè è stato basato sull'ammucchiata di tante "intuizioni politiche", tutte cose già viste, eccetto qualche rara eccezione.
Per tenere insieme il tutto una parvenza di rilievo del traffico, ed una parvenza di simulazione. Due cose ridicole, prive di dignità tecnica, fatte solo per dire che esistono! Poche novità, e scarse.
Le piste ciclabili l'unica novità, anche se poco approfondite.
Totale assenza di attenzione al traffico del porto, dell'ospedale, ecc.
La conclusione è nota: questo piano non è stato approvato!
Ed ora Apicella che propone? L'assunzione di due ingegneri da assegnare all'ufficio tecnico. Maggiori risorse. Ma per far chè? Aggiornamento costante del piano del traffico, cito: "tenendo conto degli spunti che vengono forniti dai cittadini o da intuizioni degli amministratori". Manca la visone d'insieme!
I propositi sono parzialmente buoni. Ma quante volte Di Tullio e Caviglia, recenti assessori al traffico, hanno espesso sui giornali una grande disponibilità al colloquio e quante volte hanno accettato un confronto reale sui problemi e sulle soluzioni proposte dai cittadini?
Nel recente PUMT c'è la risposta. Nessuna proposta accettata.
Pertanto, seppur scottati dalle passate esperienze, diciamo: vediamo. Noi siamo disponibili!
Ed allora se la nuova proposta di Apicella è "valutiamo seriamente tutte le proposte" quale miglior punto di partenza se non una dialettica aperta a tutti, con un blog con proposte e giudizi pubblici, ed un convegno per esporre idee e progetti, tanto per partire"