Eventi - 26 luglio 2011, 10:57

Finale Ligure “Percorsi Sonori”: Quintetto del Conservatorio di Genova e una serata dedicata alla chitarra (copia 1)

Doppio appuntamento con la stagione musicale della città di Finale Ligure “Percorsi Sonori”, mercoledì 27 e giovedì 28 luglio nei chiostri di Santa Caterina in Finalborgo. In cartellone mercoledì un concerto del Quintetto del Conservatorio di Genova e giovedì un altro appuntamento con la rassegna “A sei corde…” dedicata alla chitarra (ore 21,30, ingresso libero).

Il concerto del Quintetto del Conservatorio di Genova, composto da Carlotta Ottonello e Claudia Del Vecchio al violino, Carlotta Aramu alla viola, Laura Monti al violoncello e Dario Bonuccelli al pianoforte, è organizzato dalla Accademia Musicale del Finale.

I cinque giovani e brillanti musicisti saranno impegnati nell’esecuzione del capolavoro cameristico di Antonin Dvorak: il Quintetto in la maggiore op. 81 per due violini, viola, violoncello e pianoforte scritto nel 1887.
Il lavoro riprende e modifica il Quintetto op. 5 per la stessa formazione, scritto nel 1872, di cui l’autore non era soddisfatto. Ne risultò un lavoro pressoché nuovo, in cui le forme e gli stilemi delle musiche folkloriche della sua terra si fondono con melodie appositamente inventate nello spirito della musica popolare. Considerato un capolavoro, al pari dei lavori di Schubert, Schumann e Brahms, il Quintetto op. 81 è una vasta composizione che si articola in quattro tempi: Allegro ma non tanto - Dumka, andante con moto – Scherzo (Furiant): molto vivace - Finale Allegro.

Giovedì 28 luglio sarà la volta di “Musique de la nuit”, serata organizzata dall’associazione Terzo Rigo. Il concerto presenta il quartetto formato da Marcos Vinicius alla chitarra, Sabrina Dente al pianoforte, Luca Garlaschelli al contrabbasso e Ferdinando Faraò alla batteria ed è diviso in due parti. La prima è dedicata alle musiche del continente sudamericano: un immenso e intenso crogiolo di culture, di razze, di storie, di letterature, di suoni che ha assunto caratteri straordinariamente vitali.
La musica del Sud America "parla" la lingua spagnola, sporcandola e contaminandola con i suoi diversi dialetti, ritmi, modi di vita. Una panoramica di generi, stili, figure carismatiche, danze: a cominciare dal tango, i cui accenti nervosi e sensuali dalle balere di Buenos Aires si sono espansi in tutto il mondo sino a diventare vera e propria moda. Una musica che non nasce per stupire attraverso artifici tecnici, ma per arrivare dritto al cuore.
La seconda parte – sempre seguendo il filo conduttore del tema “la notte” - ricondurrà alle atmosfere del jazz: questa volta è dalla Francia che qualcuno emerge per rendere questo genere vicino al classicismo di Bach, toccando anche le corde più sensibili alla poetica romantica e crepuscolare. Questo è Claude Bolling: un grande jazzista che tende la mano alle forme classiche, sottomettendo con un estremo atto di umiltà il proprio estro improvvisativo alle griglie della scrittura, per creare saporite armonizzazioni, stuzzicanti poliritmie, profumate linee melodiche.

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