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Politica | 25 luglio 2011, 15:51

Albisola Superiore: Gambaretto fa sua una mozione di "Nuova Rotta - Silvestro Sindaco" di Albissola Marina"

Riassumendo, si chiede al Consiglio Comunale di dar mandato alla Giunta di studiare la creazione di una stazione unica appaltante, su base sovracomunale e con il ruolo centrale della Prefettura, di modificare il regolamento comunale affinche non si possano favorire parenti fino al quarto grado e di adottare il Codice Europeo di comportamento per gli eletti locali e regionali

Albisola Superiore: Gambaretto fa sua una mozione di "Nuova Rotta - Silvestro Sindaco" di Albissola Marina"

Da quando sono entrato in politica uno dei punti salienti della mia missione è battermi contro clientelismi e tutte quelle azioni che, pur non andando contro la legge, rappresentano delle sconfitte per l'etica e la morale e, probabilmente anche per questo, ho avuto l'appoggio della gente ma non dei politici.

La lista di Albissola Marina, "Nuova Rotta-Silvestro Sindaco", porterà in discussione nel prossimo Consiglio una mozione dal titolo "Patto per la legalità" e, trovandola molto giusta, la propongo, con le dovute correzioni, al Sindaco Franco Orsi..  

Di seguito la mia mozione:    

Albisola Superiore, 25 luglio 2011

All'attenzione

del Sindaco Franco Orsi                        

del Segr. Generale Giovanni Pucciano        

Mozione ai sensi del vigente regolamento comunale

Oggetto: Patto per la Legalità.

I cittadini chiedono alla politica tutta, di adottare misure concrete ed efficaci per rafforzare la prevenzione dalle infiltrazioni malavitose, dalla corruzione ed in generale dalla mala politica, fenomeni degenerativi questi, che troppo spesso leggiamo dalle cronache locali, permeare le attività degli Enti Locali anche della nostra Provincia.

Occorre una buona politica che sappia e voglia difendere la nostra comunità e l'economia legale dalla corruttela, dai favoritismi e dalla criminalità anche organizzata, assicurando maggiormente i principi della sana e buona amministrazione: la legalità, l'efficienza, l'economicità, la correttezza e la trasparenza dell'attività amministrativa.

Per contrastare i fenomeni degenerativi della sana ed equa amministrazione propongo una Mozione intitolata Patto per la Legalità, da portare in discussione e approvazione in Consiglio Comunale e che prevede l'adozione delle seguenti misure:

1) Stazione Unica Appaltante su base sovracomunale (Regionale o Provinciale) e con il ruolo centrale della Prefettura nel monitoraggio sugli appalti. Gli obiettivi della Stazione Unica Appaltante sono quelli di ridurre il numero delle stazioni appaltanti, prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose negli appalti, contrastare il fenomeno “tangentopoli”, garantendo comunque celerità procedurale e rispetto della disciplina sulla sicurezza. Questa unica centrale di committenza, dovrà avere il compito di gestire la procedura di gara di lavori, forniture e servizi affidata dall'ente aderente (dalla predisposizione degli atti fino all'aggiudicazione), nominare le commissioni giudicatrici quando necessarie, curare gli eventuali contenziosi e collaborare con l'ente per la stipula del contratto.

2) Una Modifica al Regolamento Comunale per la Concessione di Finanziamenti e Benefici Economici ad Enti Pubblici e Soggetti Privati, che vieti la concessione di Patrocini, Finanziamenti e altri Benefici a parenti ed affini degli amministratori comunali entro il 4 grado.

3) L'Adozione da parte del Consiglio Comunale del "Codice Europeo di comportamento per gli eletti locali e regionali", approvato dal Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d'Europa, che interviene sui temi delle campagne elettorali, dei conflitti d'interessi, del clientelismo, del cumulo delle cariche e della corruzione.

L'adozione di tale Codice potrebbe contribuire, anche nel nostro Comune, a ricostruire o comunque a rafforzare una deontologia dell’eletto, e cioè l’insieme delle regole condivise che costituiscono i doveri morali del rappresentante politico eletto nei confronti degli elettori, in grado di fermare il generale degrado della vita politica e amministrativa ed affermare una buona pratica politico-amministrativa, onesta, sobria, equa, fondata sulla trasparenza, imparzialità, efficacienza ed economicità e sulla partecipazione di tutti i cittadini.

Considerato che:

a) le indagini della magistratura sui governi locali come apparse sugli organi di informazione, mostrano realtà diverse sotto il profilo delle responsabilità penalmente rilevanti, ma tutte preoccupanti dal punto di vista politico e dell'etica pubblica. Da tali inchieste in corso parrebbe emergere la diffusione di pratiche politiche che quando non mostrano vera e propria corruzione e/o concussione, segnalano alla opinione pubblica la percezione di un estremo degrado dei comportamenti nello stile decisionale degli amministratori pubblici;

b) i richiami provenienti dalla società civile italiana, dalla Conferenza Episcopale Italiana e dal Papa Benedetto XVI alla moralità e alla dimensione etica per chi ha ruoli pubblici, non può essere più disatteso;

Premesso che:

1) gli eletti negli enti pubblici dovrebbero tenere un comportamento etico e morale superiore alla media;

2) troppo spesso l’idea dell’inconciliabilità tra la morale e la politica ha favorito la crescita di un sentimento di diffidenza nei confronti dei rappresentanti politici e di conseguenza un costante allontanamento da parte della società civile;

3) appare necessario per gli eletti locali far propria, e tradurre in azione, l’esigenza di rafforzare il rapporto di fiducia tra eletti ed elettori, sottolineando il significato della politica come servizio per riavvicinare il cittadino alle Istituzioni;

4) etica nella politica significa spogliarsi di ogni interesse personale per gestire la cosa pubblica perseguendo esclusivamente l’interesse generale della collettività;

Considerato che lo stato di cose indicato ai precedenti punti richiede: la promozione di una concezione dell’impegno politico come servizio alla società, e non come strumento di potere, come strumento per la costruzione del bene comune delle nostre comunità e non per la costruzione di privilegi. Una concezione nella quale non può trovare spazio l’idea che i cittadini siano un optional della politica e che, al contrario, richiede che in ogni momento debba essere prestata attenzione verso tutte quelle iniziative ed occasioni capaci di riaprire le porte della politica ai tanti cittadini che, in autonomia ed in libertà, vogliono portare il proprio contributo di idee e di partecipazione nella vita della comunità alla quale appartengono.

Com. consigliere “Lista PDL-LN” Diego Gambaretto - Albisola Superiore

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