Politica - 25 luglio 2011, 10:28

Il vicepresidente del Consiglio Regionale Boffa: "Nessuno tocchi l’Ospedale di Cairo Montenotte"

A seguito dei tagli e della reintroduzione del ticket che la legge di stabilità appena approvata dal Governo ha imposto, crescono i timori per i forti ridimensionamenti a cui il Sistema Sanitario Regionale sarà costretto. E ogni volta che si parla di tagli, dalla sede dell’Asl 2 si pensa sempre a Cairo Montenotte e al suo Ospedale.

“La Valbormida è l’unico vero entroterra della Liguria – spiega il Vice Presidente del Consiglio Regionale, Michele Boffa – perciò l’esistenza di un presidio ospedaliero è indispensabile e va difesa nella maniera più assoluta”. Uno dei nodi che potrebbe avere le ripercussioni più pesanti per un’area vasta come la Valle Bormida riguarda il Pronto soccorso: “Le funzioni del Pronto Soccorso – prosegue Boffa –  devono essere garantite 24 ore su 24 e deve esserci un primario per dare a tutto questo la voluta credibilità”.

Altro reparto a rischio è la Medicina generale. Anche in questo caso il Vice presidente del Consiglio Regionale è netto: “La Medicina generale deve avere come oggi un primario in sede e non potrà essere diversamente. Sono ben consapevole che l’attuale momento critico non consente ulteriori implementazioni, ma, su un ospedale di confine come quello di Cairo, non possono essere diminuiti i livelli di prestazione sulla Medicina come su tutti gli altri servizi.

Pena l’incremento delle fughe fuori regione e, soprattutto, disagi per i Valbormidesi e rischi per la loro salute”. Ultima questione, le nuove sale operatorie: “Il progetto esecutivo è ormai pronto per essere appaltato e le nuove sale operatorie qualificheranno l’Ospedale di Cairo come presidio d’elezione per interventi di qualità fatti da specialisti di diverse discipline”.

com.