Agricoltura - 24 luglio 2011, 08:00

Benedetti: richieste in tutto il savonese per aprire le Bottegne di Campagna Amica di Coldiretti

La direttirce di Coldiretti Savona traccia un bilancio sul settore agricolo e sottolinea quanto i consumatori cerchino prodotti agricoli a km zero.

Il tempo inclemente ha colpito il turismo, anche l’agricoltura risente di questa estate alterna nel caldo?  

L’andamento climatico stagionale sembra non aver procurato particolari danni alle coltivazioni agricole in generale. Per quanto riguarda la viticoltura queste temperature alternanti tra il caldo e la frescura hanno dato qualche problema a livello fitosanitario (ad esempio attacchi di botrite) . Per il settore olivicolo è da segnalare che lo sviluppo vegetativo è migliore degli scorsi anni, si sta registrando un forte attacco della mosca olearia in quanto ci sono già segnalazioni sulla costa . Se l’andamento fosse confermato   si temono attacchi consistenti    anche nell’entroterra. Gli effetti più preoccupanti   si sono registrati molto prima dell’inizio dell’estate e precisamente nel mese di maggio, particolarmente caldo, che ha provocato sia negli ortaggi che nella frutta una forte allegagione. Successivamente, abbassandosi di nuovo  le temperature, si sono verificati aborti fruttiferi e di conseguenza  diminuzione del prodotto.   -      

I mercati di Campagna Amica stanno diventando un punto fermo anche nel savonese, aprirete presto anche i negozi? Ha idea di quale città inizierà ?  

I mercati di Campagna Amica sono ormai diffusi in tutta la provincia di Savona e sono diventati appuntamenti periodici tra produttori e consumatori.. Campagna Amica è la fondazione che sostiene l’agricoltura e l’alimentazione Made in Italy, l’ambiente ed il turismo in campagna. Promuove e organizza nuove forme di vendita e di consumo che accorciano la filiera agroalimentare e che sono più sostenibili, più responsabili e più vantaggiose per produttori e consumatori. Quelli che vengono definiti nella domanda “negozi” in effetti immagino voglia dire “Botteghe di Campagna Amica”  che costituiscono una vera e propria catena di vendita diretta degli agricoltori italiani, attraverso il Consorzio dei produttori di Campagna Amica  con un format accattivante omogeneo e riconoscibile in tutta Italia. Le richieste di apertura delle Botteghe sono diffuse sul territorio savonese. 

In estate è tempo di sagre e feste popolari che spesso celebrano l’eccellenza contadina, come Sagralea. Crede che in modo più coordinato possano essere un veicolo turistico da sfruttare? puntando quindi ad attrarre un pubblico differente dal residenziale e l’abituee….  

Certamente, pensi all’attrazione esercitata sui turisti da altre manifestazioni analoghe che si svolgono in altre Regioni come ad esempio dal fiera del tartufo ad Alba, oppure la fiera del Bue Grasso di Carrù o il Salone del gusto. Sono tutti eventi organizzati e coordinati che hanno valorizzato la nostra enogastronomia e che registrano tutti gli  anni un crescente aumento di pubblico. C’è da tenere in considerazione che ormai i souvenir più graditi e che vengono acquistati al termine delle vacanza sono per lo più proprio i prodotti tipici locali. In un momento generale di poco certezze la cucina, la tradizione, l’enogastronomia rimangono punti  forti e ben saldi.

Giovani ed agricoltura, quanto però sono importanti i braccianti stranieri che vengono impegnati nei campi e nei lavori agricoli?

L’agricoltura è l’unico settore che non ha visto diminuire la presenza percentuale di giovani imprenditori agricoli under 30 negli ultimi 15 anni, questo come dato generale. La presenza di giovani agricoltori è rimasta percentualmente stabile a conferma che il ricambio generazionale in agricoltura è più alto che in altri settori. Il fatto che da decenni si parla di imprese agricole condotte da anziani non solo non è vero, ma laddove accade rappresenta un fatto fisiologico in quanto i non più giovani nelle campagne rimangono in famiglia a dare una mano fino alla fine magari anche come titolari di azienda. Non c’è dunque una contrapposizione generazionale frutto di un arretramento culturale, ma semplicemente una modernità sociale di cui siamo ben orgogliosi.   Per quanto riguarda invece non sono solo necessari ma indispensabili in quanto rappresentano più dell’80% della manodopera totale impiegata.  

g.c.