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Attualità | 09 luglio 2011, 09:50

Savona: Atto di diffida formale di Associazioni e Partiti sul carbone di Tirreno Power

A pochi giorni dalla conferenza dei servizi è stato presentato formalmente da numerosi Partiti e Associazioni savonesi in merito all’autorizzazione per la realizzazione di una sezione alimentata a carbone presso la centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure

Savona: Atto di diffida formale di Associazioni e Partiti sul carbone di Tirreno Power

Questo documento è una diffida in cui, in sintesi, si richiede formalmente a Ministero, Regione Liguria e Provincia di Savona di:

  • attuare e concludere per gli impianti già esistenti il procedimento di autorizzazione Integrata Ambientale AIA;
  • dare pubblica conferma della ottemperanza di tutte le prescrizioni dell'impianto a ciclo combinato a gas del 2007;
  • istituire un piano di monitoraggio ante operam concordato e concertato con gli Enti, e una valutazione di impatto sanitario (VIS), e soprattutto che tali elementi non possono essere posti come prescrizioni all’eventuale autorizzazione, ma elementi fondamentali a se stanti di valutazione dell'inquinamento;
  • accertare con certezza la causa del grave inquinamento nei sedimenti alla foce del torrente Quiliano evidenziato dallo studio ARPAL 2010;
  • più in generale, determinare una puntuale, completa, pubblica campagna di controlli sulle ceneri, sull’aria e sul territorio.

Le Associazioni e i Partiti firmatari:

Acli - Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani

Anpi - Associazione Nazionale Partigiani d’italia

Arci - Associazione Ricreativa Culturale Italiana

Bottega della Solidarieta’

Cattivi Maestri

Comitato Acqua Pubblica

Comitato Tutela Salute Spotorno Noli

Cub  

Comitato Unitario Federazione dei Verdi

Gassa - Gruppi di Acquisto Solidale

Italia Nostra

Legambiente

Libreria Ubik

Medicina Democratica

Movimento 5 Stelle

Noi per Savona

Nuovo Filmstudio

Partito Comunista dei Lavoratori

Partito della Rifondazione Comunista

PdCi - Partito dei Comunisti Italiani

Sel - Sinistra Ecologia e Libertà’

Udi - Unione Donne in Italia

Unitiperlasalute

Wwf

 

Ecco il testo integrale:

Dott. Ing. MARCELLO SARALLI
Dirigente Divisione II - Produzione Elettrica del Ministero dello Sviluppo Economico
Dipartimento per l'energia Via   Molise, 2 00187 Roma
E PER SUO TRAMITE A TUTTE GLI INVITATI ALLA CONFERENZA DEI SERVIZI DEL PROCEDIMENTO PER L'AUTORIZZAZIONE DI UNA NUOVA SEZIONE A CARBONE DI 460 MW PRESSO LA CENTRALE TERMOELETTICA DI VADO LIGURE E QUILIANO
FAX  06 47887783

Dott. GIUSEPPE LO PRESTI
Direzione generale per la salvaguardia ambientale Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Divisione IV Rischi rilevante e autorizzazione integrata ambientale Via Cristoforo Colombo 44 00147   Roma
FAX  06 57225068

Ing. DARIO TICALI
Presidente della Commissione AIA Commissione AIA IPPC c/o ISPRA via Curtatone 3 00184 Roma
FAX 0650074281

Ing. CLAUDIO BURLANDO
Presidente Della Regione Liguria Piazza De Ferrari 1
16121 Genova
FAX 010 5488742

Dott. ANGELO VACCAREZZA
Presidente della Provincia di Savona Via Sormano 12 17100 Savona
FAX  019 8313201

 

ATTO DI DIFFIDA

Oggetto: procedimento per l'autorizzazione aila realizzazione di una sezione alimentata a carbone delia potenza elettrica di circa 460 MW presso ia centrale termoelettrica di Vado Ligure e Quiliano della società Tirreno Power SpA.

Le sottoscritte associazioni e singoli cittadini, appresa dagli organi di informazione la notizia delia convocazione di una riunione per il 13 luglio 2011 della Conferenza dei Servizi in merito al procedimento in oggetto e avendo altresì appreso di un prossimo esecutivo regionale che sfocerà in una giunta monotematica per sancire la linea definitiva sul piano di potenziamento, formulano il presente atto di diffida affinchè, prima di ogni decisione nel merito delia autorizzazione in oggetto venga data attuazione ai seguenti punti che si ritengono indispensabili per puntuale rispetto delle leggi in vigore e per garantire tutela al territorio della provincia di Savona ed ai cittadini che quivi vivono.

1 ) Per gli impianti già esistenti deve essere attuato e concluso il procedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale- A.i.A, autorizzazione già richiesta dal lontano 2007, reiteratamente sollecitata e ultimamente anche con nota ufficiale a firma del sindaco di Quiliano del 6/6/2011 dove è evidenziata "la necessità di giungere alla definizione delle prescrizioni sull'impianto esistente della centrale termoelettrica tali da garantirne il rispetto delle normative esistenti in virtù dei recenti esposti-denuncia di comitati, associazioni e cittadini, come la richiesta di procedura di infrazione da parte della Commissione Europea nei confronti dllo Stato italiano, del Ministero dell'Ambiente, della Reigione Liguria, della Provincia di Savona, dei comuni di Vado Ligure e Quiliano (sedi della centrale termoelettrìca Tirreno
Pover) a seguito del mancato rispetto delle direttive europee 96/61/CE 2008/50/CE, 2000/76/CE, 75/442/CE e relativi D.lgl 372/1999, 59/2005, e oggi D.Lgl. 128/2010." Si precisa che gli impianti esistenti devono essere migliorati ed adeguati alle BAT secondo quanto sarà prescritto dal detto procedimento AIA e non secondo quanto progettato dalla ditta stessa che ha incluso la modifica degli impianti esistenti nel progetto di potenziamento.

2) E' necessario che sia data pubblica conferma   della ottemperanza di tutte le prescrizioni di cui al provvedimento n. 10541A/IA/A.0.13.B dell"8 ottobre 2001 (esclusione dalla procedura di VIA del progetto di trasformazione delle sezioni 1 e 2 a ciclo combinato a gas), con produzione della documentazione comprovante la verifica di ciascuna prescrizione, debitamente firmata dal funzionario pubblico responsabile incaricato delle verifiche, completa delle date in cui dette verifiche sono state effettuate, nonché i verbali dei relativi sopralluoghi. Si ricorda che detto impianto a ciclo combinato è entrato in esercizio nel lontano 2007.

3) Sia attuato quanto richiesto formalmente con argomentata nota congiunta del 25/1/2011 dai Sindaci di Vado ligure e Quiliano -anche nella ìoro qualità di responsabili della tutela della salute nei comuni amministrati- "si considera pertanto elemento fondamentale, condizionante e non prorogabile definire e attuare come valutazione dello scenario alla condizione di esercizio attuale dell'impianto:. . .
piano di monitoraggio ante operam concordato e concertato con gli Enti    una
valutazione di impatto sanitario (VIS). Tali elementi non possono essere posti
come prescrizioni all'eventuale autorizzazione ma elementi fondamentali e
imprescindibili per una corretta valutazione della portata degli impatti quindi
essenziali alla valutazione. Risultano pertanto azioni indispensabili e urgenti
prima di ogni ulteriore determinazione   

4)    Sia accertata con urgenza la causa del grave inquinamento nei sedimenti alla
foce del torrente Quiliano evidenziato dal "Piano di monitoraggio per il controllo
dell'ambiente marino costiero ligure" eseguito da ARPAL e pubblicato nel   2010. Siano verificati altresì da ente pubblico gli apporti di inquinanti contenuti negli scarichi della centrale termoelettrica e quelli che si possono presumere in caso di ulteriori nuovi gruppi a carbone. Sia fatta chiarezza sul regime autorizzatorio di detti scarichi.

5)    Sia verificata la applicabilità della ed. Legge Seveso 3 sulla centrale in oggetto,
poiché, se da un iato non risulterebbe presente nell'elenco degli stabilimenti a rischio
rilevante, viceversa dal documento allegato, scaricato dal sito nazionale dei Vigli del
Fuoco, la stessa Centrale è stata chiaramente indicata a rischio incidente rilevante
appunto con la lettera b (in a.r.i.r. art 8). In ogni caso anche se la centrale, a seguito
dei verifica, non dovesse risultare soggetta alla citata Legge Seveso. ricordando
che a meno di 100 metri è presente un sito industriale a rischio di incidente rilevante
e ricordando il cosiddetto "effetto domino" risulta necessaria una verifica sugli art 12 
e 13 ed in particolare dell'art. 14 della citata legge laddove si parla di "requisiti
minimi di sicurezza in materia di pianificazione territoriale, con riferimento alla
destinazione e utilizzazione dei suoli che tengano conto della necessità di
mantenere le opportune distanze tra stabilimenti e zone residenziali nonché degli
obiettivi di prevenire gli incidenti rilevanti o di limitarne le conseguenze, per:

a) insediamenti di stabilimenti nuovi;

b) modifiche degli stabilimenti di cui all'articolo 10, comma 1;

c) nuovi insediamenti o infrastrutture attorno agli stabilimenti esistenti, quali ad esempio, vie di comunicazione, luoghi frequentati dal pubblico, zone residenziali, qualora l'ubicazione l'insediamento o l'infrastruttura possono aggravare il rìschio o le conseguenze di un incidente rilevante".

Per quanto sopra il progettato ampliamento della centrale (che si trova praticamente adiacente ad un impianto a rischio di incidente rilevante) va preventivamente verificato con assoluta certezza alla luce della citata legge.

6) Tra i rischi che la copiosa letteratura scientifica nazionale e internazionale indica
nella combustione del carbone si evidenziano anche quelli come fonte di emissione dì radioattività. Tenendo conto che la quantità dì elementi radioattivi naturali nel carbone varia considerevolmente anche a seconda della provenienza, si ritiene ormai non più differibile una puntuale, completa, pubblica campagna di controlli sulle ceneri, sull'aria e sui territorio.

Per quanto su esposto i sottoscritti invitano il dott. Marcello Saralli del Ministero Sviluppo Economico anche nella sua qualità di responsabile del procedimento (e suo tramite tutti i partecipanti alla Conferenza dei Servizi), l'ing. Dario Ticali, i dott. Giuseppe lo Presti,   il Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, e il Presidente della Provincia dì Savona dott. Angelo Vaccarezza a prendere atto di quanto contenuto nella presente, diffidando dal non adempiere e riservandosi di attivare tutte te procedure legalmente consentite, ritenendo che sussìstano te motivazioni per violazioni di legge e per i danni agli abitanti del territorio, così come ben evidenziato anche  dall'Ordine dei Medici della Provincia di Savona nella nota del 3/12/2010

 

 

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