Il Sindaco di Albenga Rosy Guarnieri interviene in merito all’urbanistica, in replica alla mozione da discutere in Consiglio Comunale presentata ieri dai consiglieri di minoranza.
“È proprio vero che la lingua batte dove il dente duole: è stata questa la mia prima reazione nel leggere la mozione dal titolo 'Urbanistica nel caos', di cui il Consigliere e Architetto Tullio Ghiglione è primo firmatario”, dichiara il Sindaco. “Comprendo”, prosegue, “che un libero professionista 'unto dalla politica' come lui possa provare nostalgia per il caos, quello vero, che imperava nella precedente gestione urbanistica, il cui indirizzo era, né più né meno, favorire quelle pratiche presentate dai professionisti appartenenti alla loro 'casta' e alla loro parrocchia politica. Ora, purtroppo per Ghiglione, le cose non stanno più così, e aver perso determinati privilegi li fa naturalmente imbestialire. Le pratiche seguono procedure trasparenti e cristalline, nel corso delle quali i documenti presentati perfettamente e completi vengono licenziati nell'arco di tempo di 60 giorni, nel rispetto delle indicazioni dettate dalla Legge Regionale 16/2008. Per le pratiche presentate in forma approssimativa, per le quali sono necessarie richieste di integrazioni, approfondimenti, ulteriore documentazione o parere di enti sovraordinati, sintomo di incapacità manifesta da parte di chi le presenta, la tempistica invece è più dilatata. I tempi minimi vengono comunque rispettati, nonostante le oltre mille pratiche annue e il carico derivante dal Piano Casa”.
“È bene dire”, nota ancora, “che il Consigliere e Architetto Ghiglione e i suoi compagni, in 26 anni, non hanno portato a conclusione le 1000 richieste di condono giacenti negli uffici, privando i cittadini richiedenti di benefici futuri quali appunto il Piano Casa. Noi ci siamo fatti carico anche di questa incombenza, con un progetto che si concluderà entro il 2012, tempo utile per eventuali richieste di Piano Casa la cui scadenza è fine 2013. Inoltre, aldilà della loro infame invettiva contro gli uffici pubblici e i dipendenti comunali, da parte di uno schieramento che sostiene di essere dalla parte dei lavoratori, nel loro delirante intervento si leggono anche frasi quali ‘vessatoria richiesta di oneri’ e ‘ganasce all'urbanistica’, interpretabili forse come un rigurgito tardivo di dignità, o meglio come una ammissione di colpa da parte di chi ha gestito in maniera scellerata l'amministrazione in cinque anni, e che oggi persino ignora che gli oneri sono stabiliti da una tabella regionale e da una norma del piano, mentre la monetizzazione degli standard deriva invece da una delibera della Giunta Tabbò del 2008, che prevede € 200,00 a metro quadro. Devo forse pensare che questa particolare rabbia sia dovuta al fatto che oggi tutti sono obbligatoriamente chiamati a pagare il dovuto, mentre in precedenza non tutti pagavano?”.
Il Sindaco ribatte quindi punto su punto: “È singolare che la minoranza menzioni i cantieri di Via Carloforte, Via Milano e della ex Fornace Perseghini, proprio tre peccati di cattiveria politica e incapacità amministrativa del loro passato: hanno messo in ginocchio imprenditori e acquirenti degli alloggi, e ora se la prendono con l'attuale maggioranza, alla quale tocca riparare i loro pesantissimi danni. Il tentativo un po' maldestro di scaricare su di noi le loro evidenti colpe non funziona, poiché la gente sa quali sono le responsabilità di chi ci ha preceduto, e questa Amministrazione sta lavorando per bonificare l'inquinamento da loro generato. Ecco perché, con buona pace dell'inquieto Consigliere Vio, gli imprenditori si fidano di noi e non credono più alle loro favole”.
“Relativamente all'ex Ospedale Santa Maria di Misericordia”, continua, “la sinistra pare non essere contenta di aver già perso ogni credibilità con le torri di Consuegra. Piuttosto che lamentarsi con l'Amministrazione, dovrebbero rivolgersi direttamente al loro particolare interlocutore, per convincerlo a presentare uno Strumento Urbanistico Attuativo, come da PRG e dagli indirizzi dati dall'atto consiliare dalla minoranza non condiviso perché, a loro dire, 'riduttivo' della volumetria concedibile dalla legge ‘Piano Casa’. Sorge quindi spontaneo chiedersi quali interessi si nascondano in realtà dietro questa costante sollecitazione”.
“Sul fronte della cosiddetta ‘Sponda Destra del Centa’ e del Cantiere Navale di Vadino, ma ci aggiungo anche la Società Panificatori Ingauni di Regione Miranda”, attacca ancora, “i progetti troveranno conclusione nei tempi previsti, nonostante i tentativi di porre ostacoli, anche con avvertimenti di ipotetico stampo mafioso da parte dell'Architetto Ghiglione, con la sua lezioncina recitata in Consiglio Comunale, opportunamente preparata e scritta da coloro che amano definirsi esperti tecnici e legali, ma accomunati dall'unica definizione di curatori degli interessi del buon vicinato”.
“Non intendo infine rispondere e non riserverò alcuna attenzione ai riferimenti relativi alle meschinità prodotte nella sede di Via Roma al solo fine di ostacolare e impedire la mia elezione a Sindaco della Città. Espedienti quali non giocare ad armi pari, violare le regole della legittimità politica, utilizzare vili mezzi alternativi per sovvertire la volontà della gente e la sovranità popolare, non mi appartengono e non fanno parte della mia cultura politica. Chi ne fa uso dovrebbe solo vergognarsi, e ancor più dovrebbero sentire vergogna coloro che individualmente dichiarano di non aver condiviso le macchinazioni contro di me, salvo poi di fatto sottoscriverle e sottolinearle. Questo è il peggiore modo di fare politica, perché anziché sottoporsi al confronto, si preferisce ricorrere a mezzucci e ripieghi meschini, caratteristici degli ominicchi e dei quaquaraquà”, conclude Rosy Guarnieri, Sindaco di Albenga.