Attualità - 06 luglio 2011, 16:27

Tirreno Power: alla conferenza dei servizi ci andrà il Burlando ligure o piemontese?

"Perchè forzare una popolazione a ospitare un'opera che non vuole? (...) Se in tanti protestano pacificamente, sarebbe il caso di ascoltarli. Perchè la violenza sta diventando la giustificazione per costruire un'opera che evidentemente quel territorio non vuole."

Si, avete visto bene.

Il Secolo di oggi.

Burlando sulla Tav: "Perchè forzare una popolazione a ospitare un'opera che non vuole? (...) Se in tanti protestano pacificamente, sarebbe il caso di ascoltarli. Perchè la violenza sta diventando la giustificazione per costruire un'opera che evidentemente quel territorio non vuole."
 
Ma è possibile che per Burlando valga una regola a seconda della latitudine, per cui è giusto rispettare il volere popolare in Val di Susa per la Torino-Lione, e non a Vado Ligure/Savona per la Tirreno Power, dove peraltro c'è l'aggravante che sono in ballo anche la vita di migliaia di persone?

Ma soprattutto dove è lui a dover decidere?

O forse c'è un Burlando piemontese, e un Burlando ligure.

O meglio genovese, perchè pare sia sensibile quasi esclusivamente alle istanze che arrivano da Genova (Ansaldo, sindacati, ecc), mentre pare non curarsi troppo dei problemi e delle istanze fuori capoluogo (contrarietà di Comuni, Sindaci, circoscrizioni, partiti, associazioni, popolazione, ordine dei medici, curia, all’ampliamento della centrale a carbone)

sn