Agricoltura - 05 luglio 2011, 13:39

CIA Savona: gasolio, un’altra stangata sulle imprese agricole

Il mondo agricolo albenganese è in rivolta per il nuovo rincaro del gasolio destinato al riscaldamento delle serre

Solo un mese fa, in occasione della quinta conferenza economica organizzata dalla Confederazione Italiana Agricoltori, il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Francesco Saverio Romano, aveva annunciato agli agricoltori la reintroduzione dell’“accisa zero” sul gasolio, ma dal 1 luglio per effetto dei provvedimenti contenuti nel milleproroghe e nel pacchetto destinato ad affrontare le problematiche dell’ afflusso di migranti dal nord Africa, gli agricoltori dovranno pagare 8 centesimi in più su ogni litro di gasolio utilizzato per il riscaldamento delle serre.

“Con questo ulteriore aumento, oltre a quelli già subiti per effetto del caro petrolio, un intero settore rischia di scomparire definitivamente – dichiara Aldo Alberto, Presidente provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori -. Le colture floricole ed orticole (pensiamo al nostro basilico) subiscono un ulteriore incremento dei costi di produzione, che considerata la congiuntura rischiano di essere irrecuperabili.

Per la prossima stagione, i costi diretti nell’approvvigionamento del gasolio da riscaldamento e quelli indiretti con la crescita dei costi di trasporto e dei mezzi tecnici quali concimi e fitofarmaci, la stima  di una “ bolletta” per l’agricoltura era di oltre 2 miliardi di euro, ed ora grazie a questo ulteriore incremento lieviteranno ulteriormente.

“Chiediamo a tutte le forze politiche, alle amministrazioni pubbliche di intervenire concretamente per scongiurare questa condizione che davvero rischia di mettere gli operatori agricoli liguri, floricoli ed orticoli, definitivamente fuori mercato e di veder estinte coltivazioni ed economie che rappresentano un punto di riferimento importante per l’economia agricola e non solo, della Liguria - conclude Alberto -. Questo aumento conferma l'ennesima batosta sulle spalle dei serricoltori. Un rincaro incomprensibile, adottato in un momento in cui l'intera economia, in particolare quella agricola, ha bisogno di un forte rilancio. Durante la conferenza economica di Lecce erano stati promessi provvedimenti per l'abbattimento dei costi di produzione e invece il Governo sta andando nella direzione opposta. Per l'ennesima volta, chi governa sta dimostrando di voler adottare una politica assurda, dove il rilancio dei settori non è assolutamente preso in considerazione”.

Grazie a questo nuovo rincaro, un'azienda agricola con mille metri quadrati di serra destinata alla coltivazione del basilico, con un consumo annuo di circa 30 mila litri di gasolio, avrà un costo aggiuntivo di 2 mila 400 euro.

Com.