"Chiediamo formalmente di essere invitati alla conferenza dei servizi in oggetto."
Poche parole, chiare, con le quali i quattro comuni turistici non intendono starsene alle decisioni che piovono da Roma, e che rischiano di compromettere ulteriormente il turismo a ponente del capoluogo, che include inezie come un'Area Marina Protetta e la Quinta Repubblica Marinara citata da tale Dante Alighieri in un raro opuscolo chiamato da qualcuno "Divina Commedia".
Già molte le deliberazioni delle Amministrazioni Locali comprensibilmente avverse al progetto oltre che i ricorsi ad adiuvandum presentati innanzi al TAR del Lazio che non sarebbero ad oggi neppure valsi un invito del Ministero dell "ambiente", forse impegnato a dipanat matasse come i numerosi avvisi di garanzia piovuti dalla Procura di Rovigo - Porto Tolle sui componenti della sua commissione di V.I.A. - la stessa che aveva dato già un bell'OK a Tirreno Power - Vado.
"Rilevante ed indubbio impatto che l'opera avrebbe sui nostri territori", precisano le quattro amministrazioni Comunali, se mai fosse necessario, legittimate secondo precise normative europee, a partecipare come enti che subiscono o possono subire gli effetti delle procedure decisionali, in particolare sotto il profilo ambientale.
E sanitario, lo aggiungiamo noi.