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Attualità | 25 giugno 2011, 09:44

"Perché andrei via da questa regione" (Lettera di una Mamma della Liguria)

La lettera è stata letta durante una veglia digiuno in piazza per i referendum a Finale Ligure il 9 giugno. Una nostra affezionata Lettrice ce la affida per la pubblicazione

"Perché andrei via da questa regione" (Lettera di una Mamma della Liguria)

Perché nella mia regione caratterizzata da mare, sole e vento, adatta allo sviluppo
di fonti di energia elettrica rinnovabili, si continua a usare il carbone, combustibile
fossile, che, come il nucleare, è altamente pericoloso.

Perché nella mia provincia c’è da 40 anni una centrale a carbone.

Perché a meno di 20 Km dal mio comune stanno per costruire una mega piattaforma che comporterà ulteriore inquinamento.

Perché si continua a cementificare pensando di creare sviluppo.

Perché il piano provinciale dei rifiuti prevede la possibilità di bruciare CDR (Comustibile da Rifiuti) nella centrale a carbone potenziata con pesanti danni alla nostra salute.

Perché nella mia regione la raccolta differenziata si limita a percentuali molto basse rispetto a quei livelli che eviterebbero la necessità degli inceneritori.

Perché la mia Regione, che si era opposta all’ampliamento della centrale a carbone di Vado, invece ha ora dato parere favorevole.

Perché le scelte si fanno per ottenere pochi possibili posti di lavoro in più nella centrale a carbone e si nascondono le migliaia di posti che si perderanno nel turismo.

Perché dalla centrale a carbone, che Tirreno Power definisce “pulito”, usciranno sempre più micidiali polveri ultrafini, cariche di mercurio, arsenico, radioattività.

Perché le polveri ultrafini non vengono misurate e non esiste l’obbligatorio registro dei tumori.

Perché nella mia provincia l’Ordine dei Medici denuncia da anni percentuali di mortalità e morbilità per tumori e malattie cardio e cerebrovascolari superiori alla media regionale e nazionale.

Perché nei fondali marini davanti a Vado l’Arpal ha rilevato già dal 2000 percentuali di sostanze tossiche (arsenico, mercurio, ….) spaventosamente superiori ai limiti di legge.

Perché questi dati ufficiali preoccupanti rimangono ignorati e non provocano i provvedimenti necessari per risanare la situazione ed eliminare le cause.

Perché prima ancora che i polmoni hanno inquinato le coscienze.

Però resto qui.


Perché non posso accettare che la mia terra venga ulteriormente avvelenata e distrutta.

Perché voglio continuare a lottare e non perdo la speranza che tutto questo si possa fermare.

Perché quando i miei figli mi chiederanno “ Come avete potuto permettere
tutto questo” voglio poterli guardare negli occhi e dire “io ci ho provato”.

Renata Vela

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