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Attualità | 23 giugno 2011, 16:58

Movimento Difesa del Cittadino, RC AUTO: "Con federalismo fiscale, raffica aumenti del 3,5%"

“In nome della propaganda governativa contro gli sprechi della PA, le stesse province che dovevano essere abolite, oggi sono le prime a fare cassa a danno dei consumatori”

Movimento Difesa del Cittadino, RC AUTO: "Con federalismo fiscale, raffica aumenti del 3,5%"

Con il decreto attuativo del federalismo fiscale, entrato in vigore lo scorso 3 giugno, le Province possono variare l’imposta sulle assicurazioni RC auto del 3,5% che passerà dall’attuale 12,5% del premio al 16%. È quanto sta purtroppo già succedendo in molte province come a Lecce, per esempio, dove l’amministrazione provinciale ha riservato ai suoi cittadini la sgradita sorpresa prima delle vacanze estive.

“Si tratta di aumenti del tutto ingiustificati, oltre che insostenibili – dichiara il Movimento Difesa del Cittadino – visto che in Italia i consumatori già pagano le polizze RC Auto più alte d’Europa. Questo Governo propaganda tagli agli sprechi degli enti locali e della pubblica amministrazione senza poi mantenere le promesse: le stesse province che dovevano, in quest’ottica, essere abolite, oggi sono proprio le prime ad approfittare di tutte quelle norme che permettono loro di fare cassa a danno dei consumatori, costretti a pagare tasse ingiuste che gravano indiscriminatamente su tutti senza considerarne il reddito”.  

“Ai nostri sportelli provinciali di Lecce - dichiara Luigi Mariano, Presidente MDC Puglia e Segretario nazionale dell’associazione - gli automobilisti si lamentano già da parecchi anni per gli aumenti ingiustificati dell’RC Auto: ora, oltre che combattere contro le compagnie assicuratrici, sono costretti a difendersi anche dagli enti locali come la Provincia che non si cura neppure di quella fascia di popolazione che è al limite della soglia di povertà. Questo tipo di provvedimenti devono essere maneggiati con cura e, soprattutto, si deve dare garanzie concrete che i soldi drenati dalle tasche dei cittadini non finiscano in sprechi o in regali e costose consulenze per gli amici degli amici”.

com.

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