“Abbiamo trasmesso a tutti gli organi politici regionali le nostre osservazioni su questo schema di regolamento proposto dalla Giunta Burlando” dichiara Marco Piombo – Presidente Regionale WWF Liguria “per evidenziare alcune importanti criticità in esso contenute ed il Consigliere Siri le ha fatte proprie e rappresentate integralmente nella precedente seduta della Commissione”.
“Trovandoci in piena sintonia” osservano Siri e Piombo “sul fatto che le modifiche richieste alla Giunta fossero improntate sull’equilibrio ed il buonsenso, eravamo fiduciosi in un rapido accoglimento delle stesse invece oggi in Commissione è stato votato l’originario schema di regolamento”. La Giunta si è riservata di fare solo in futuro relative valutazioni e su precisa richiesta di Siri non ha voluto esprimere nemmeno un suo indicativo orientamento.
“Affrontando argomenti così delicati” continuano Siri e Piombo “l’obiettivo primario deve necessariamente essere quello della salvaguardia della vita (umana, animale nonchè vegetale) e dell’ambiente presente sui territori coinvolti, ma questo principio assume una valenza ancor maggiore se accompagnato dagli esempi di quanto può accadere se lo stesso non viene rispettato”.
“Ci chiediamo come tutti i drammatici eventi regionali, nonché nazionali, legati all’irresponsabile rapporto con i corsi d’acqua non riescano a servire da monito per evitare quantomeno che non si commettano gli stessi errori e quindi non comprendiamo come si possa approvare oggi un regolamento che in alcuni contenuti è contrario all’orientamento di tutela delle fasce di vegetazione fondamentali per la riduzione del rischio idrogeologico ed addirittura contrasta con l’orientamento dell’Unione Europea per la Gestione delle acque e dei corsi d’acqua”.
“Servirebbe più rigore ed invece la Regione decide di concedere più deroghe, con la diminuzione a 5 o 3 metri delle distanze per aree urbane, per strade di pubblica utilità o per insediamenti industriali; insomma il corso d'acqua non può più essere trattato come un intruso fastidioso nella pianificazione urbanistica. Infine addirittura si prefigurano forme di silenzio - assenso al posto delle autorizzazioni idrauliche per interventi che la Giunta si propone di elencare in futuro con una semplice delibera di Giunta, con il rischio che possano essere legittimati interventi discutibili per mera mancanza di tempo nell’esame delle pratiche specie in particolari periodi dell’anno”.