Attualità - 21 giugno 2011, 13:35

Andora: anatomia di un successone

Nella residenza protetta voluta dal Comune su 65 posti quelli occupati sono 2

Ad Andora, paese cementificano in modo abbastanza imbarazzante, la vecchia panda dei Servizi Sociali è Euro zero, ma l'Honda Civic del Comune è ecologica. Ibrida. Con i vessilli sulle portiere, perchè l'immagine conta. Ma non solo quella.

       

   

Una visita ad Andora è certamente istruttiva, sotto molti punti di vista.

In una delle capitali rivierasche del cemento, questo materiale non sembrano padroneggiarlo del tutto. Perlomeno quelli che han costruito il moderno edificio del Comune i cui cornicioni si stanno sgretolando. Forse per impreziosire le armature di ferro arrugginite che con lo sgretolio mano a mano emergono, qualcuno ha pensato di pittarle con graziose pennellate lilla, che sembrano quasi una decorazione voluta secondo antica tradizione locale.

 

Perchè l'immagine è importante, mica il cemento. Mah.

Ma era solo un occhiello. Nella primavera di soli quattro anni fa partirono i lavori di una nuova "residenza protetta" per anziani di Andora in via Cavour, lungo il torrente Merula, dove c'è anche l'apposita oasi faunistica.

I lavori dovevano terminare secondo cartello d'appalto il 13/04/2010, ma già l'apposita dicitura "Fine PRESUNTA lavori" presagiva quel che accadde: un anno di ritardo.

Il cartello di appalto è ancora esposto al pubblico:

Committente il Comune di Andora, il costo dichiarato 5 milioni e mezzo di Euro, realizzazione e gestione: Residenza Val Merula SRL i cui proprietari ad oggi risultano:

- Principe Srl

- Papone Bartolomeo

- C.RE.S.S. Consorzio Regionale Servizi Sociali

- San Giuseppe Provaggi Finanziaria Srl

- San Giovanni Istituto di Fisiokinesiterapia SRL

- San Giovanni Albenga Srl (con sede a Milano)

Tutti Santi e Istituti, ma tutte SRL. Presidente CDA Roberto Principe, a.d. Laura Gengo di Savona, consiglieri Francesco Provaggi di Loano e Bartolomeo Papone di Imperia.

Un piccolo dettaglio di profana curiosità: l'impresa risulta inattiva

 

Ceduta al Comune? Pare che ne entrerà in possesso tra soli 99 anni e non di tutta.

Torniamo ai muri.

Per un edificio di tanta inconsueta bellezza occorrevano almeno due architetti: Agostino Berta e Nicoletta Negro (omonima della consigliera provinciale PD Savona) ed entrambi omonimi di due architetti rinviati a giudizio per abuso edilizio e falso (udienza rinviata al 3 ottobre)

oltre alla geometra Elena Schiappacasse. Strutture del savonese ing. Roberto Desalvo, impianti elettrici dell'ing. Riccardo Demeglio (non è uno scherzo, è la trascrizione del cartello) impianti termotecnici Ing. Alberto Canavese, responsabile del procedimento (RUP) ing. Nicoletta Oreggia etc etc.

Imprese esecutrici: la Principe Srl di Imperia capogruppo con le mandanti Papone Bartolomeo di S. Lorenzo a Mare, il CRE.S.S: di Genova un paio di Loano ed una di Albenga.

Un "complesso" con 65 posti, "destinati a colmare la mancanza di posti letto per gli anziani, anche non autosufficienti.

Il 3 maggio 2011 con oltre un anno di ritardo sul presunto la struttura veniva inaugurata in pompa magna con tutti gli onori mediatici. Per l'occasione si era scomodato dalla lontana Genova lo stesso Claudio Burlando, accompagnato dall'assessora Lorena Rambaudi. Per gli amici questo ed altro.

 

Il sindaco Floris ebbe a dichiarare: “La residenza nel centro di Andora è facilmente raggiungibile, consterà di 65 posti rivolti ad anziani autosufficienti (32 posti) e non autosufficienti (33 posti). Sarà destinata a cittadini che abbiano compiuto i sessantacinque anni d’età ed occuperà il piano terra ed una parte del primo piano. I residenti di Andora godranno di una tariffa privilegiata, inoltre il Comune ha una riserva di otto posto vincolati a casi sociali che verranno esaminati e gestiti dai Servizi Sociali dell’Ente. Questo punto è assai importante in quanto permetterà di venire incontro a situazioni gravi di cittadini anziani in estrema difficoltà permettendo la residenza a fronte del semplice versamento di una pensione I.N.P.S. anche minima”.

Meraviglioso.

Il resto? Vendita pare, visto che accanto al cartello di appalto ne troneggia ancora un altro che dice in grande: "PRINCIPE SRL - PAPONE BARTOLOMEO VENDONO ALLOGGI in residenza protetta"

 

Una manciata di giorni fa - ad oltre un mese dall'inaugurazione - siamo andati a dare un occhiata e la sensazione è che non ci sia stata esattamente la ressa per accaparrarsi gli indispensabili posti.

 

L'area appare deserta, così come gli ampi parcheggi e la portineria con gli orari estenuanti che riportiamo qui sotto

  

Deserti i corridoi, dove pare "tutto pronto come se" freschi di inaugurazione. Dalle porte a vetri si intravvedono i letti multifunzionali tipo ospedale con qualche sedia  sopra. Se l'accoglienza non era stata delle migliori presso i cantieri del raddoppio ferroviario (vedi notizie correlate), qui, di accoglienza, non c'è traccia.

 

Non c'è nessuno.

Solo due tapparelle alzate su decine di finestre tradiscono una qualche presenza umana. Il fatto che si faccia a sportellate per ottenere un posto o un alloggio è confermato anche dai citofoni di gran marca.

L'anatomia di un successo. Così incorniciato dalle parole del sindaco durante l'inaugurazione:

"Si tratta di un traguardo molto importante per Andora. Finalmente questo progetto per la popolazione andorese si è concretizzato e sarà presto disponibile ad accogliere i nostri anziani. Certamente la nostra città farà un passo in avanti consentendo di avere sul territorio una struttura moderna e confortevole con assistenza costante e professionale”.

Forse per gli anziani meno, ma c'è tempo...

(Qui sotto, le foto)

mpm