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CGIL Informa | 15 giugno 2011, 15:26

Cobas della scuola, presidio-conferenza stampa davanti a Palazzo Tursi

Perche' i Cobas invitano allo sciopero degli scrutini, indetto per il 16 e 17 giugno e al presidio-conferenza stampa davanti a Palazzo Tursi giovedì 16 giugno alle ore 10.30

Cobas della scuola, presidio-conferenza stampa davanti a Palazzo Tursi

Perché vogliamo richiamare l’attenzione della città e delle Istituzioni locali sulla situazione di gravissima difficoltà in cui operano le scuole.

Perché per il terzo anno consecutivo assistiamo ad una politica ministeriale di tagli efferati. Ricordando che lo scorso anno in Liguria abbiamo perso 484 docenti (254 a Genova) e 316 ATA (158 a Genova), in Liguria i tagli previsti per il 2011/2012 sono:

* docenti scuole superiori -176 * amministrativi -59

* docenti scuole medie -34 * tecnici -19

* docenti scuola primaria -177 * collaboratori scolastici -236

Perché, anche se i dati effettivi sulla distribuzione dei tagli degli organici verranno forniti dall’USR a partire da mercoledì 15, siamo già in grado di prevedere che:

meno docenti nelle scuole significa

  • meno classi

  • più alunni per classe

  • meno compresenze

  • minore integrazione

  • minore sostegno a chi ha difficoltà di apprendimento

  • minore attenzione alle situazioni di disagio

  • minore promozione delle eccellenze

  • maggiore ricorso alla didattica frontale

  • meno didattica laboratoriale

  • meno visite d’istruzione e uscite didattiche

  • maggiore appiattimento culturale


meno lavoratori ATA nelle scuole significa

  • maggiore difficoltà di gestione delle pratiche amministrative

  • maggiori carichi di lavoro per gli applicati di segreteria

  • meno ore di laboratorio negli istituti professionali e tecnici

  • - maggiori carichi di lavoro per i collaboratori scolastici

  • maggiori difficoltà a garantire la pulizia delle scuole

  • minore sorveglianza ai piani

  • minori possibilità di aprire le scuole al territorio in orario extrascolastico


Perché o i cittadini e le istituzioni locali sostengono la difesa della scuola di tutti o prima o poi sarà tutto a pagamento e di qualità sempre più inferiore per chi non può pagare.

Perché l’impegno delle istituzioni locali non deve essere rivolto alla difesa di poche situazioni di eccellenza ma deve essere rivolto alla promozione di tutte le scuole per permettere loro di passare dalla sopravvivenza all’eccellenza.

Perché le carenze di organico riguarderanno anche i Dirigenti scolastici: il prossimo anno essi dovranno gestire l’istituzione scolastica loro affidata più almeno un’altra scuola in reggenza.

Perché è stato presentato un disegno di legge per privatizzare il sostegno che, se passerà, comporterà il pagamento di un servizio oggi svolto gratuitamente dalle scuole, la perdita del lavoro per centinaia di insegnanti di sostegno e il coinvolgimento delle istituzioni locali nella difficile gestione di tale cambiamento.

Perché i soldi, invece di essere spesi per assumere personale e per fornire materiale didattico e di consumo alle scuole, sono utilizzati dal MIUR per:

finanziare sperimentazioni utili solo a creare differenze e distanze tra i lavoratori e a spingere alla lotta tra scuole;

finanziare il carrozzone dell’Invalsi finalizzato alla logica premiale brunettiana.

Perché, come ai lavoratori di altre categorie, sono stati bloccati gli stipendi e gli scatti di anzianità e sono state peggiorate le condizioni pensionistiche.

Perché la scuola, come l’acqua, è pubblica…e abbiamo vinto i referendum.

Perché finalmente si può di nuovo dire che la lotta paga

ed è arrivato il momento di rialzare la testa.


Appuntamento davanti a Palazzo Tursi

giovedì 16 giugno

ore 10.30

com.

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