"Ce l'abbiamo fatta. Grazie alla diffida al Presidente regionale Claudio Burlando, firmata dal Sindaco Guarnieri, la Regione Liguria, per voce dell'Assessore Lorena Rambaudi, fa retromarcia e, abbandonando l'ipotesi di sistemare i profughi nella sede dell'ex ospedale di Albenga, torna a chiedere all'Amministrazione Comunale di 'trovare dove ospitare il gruppo di migranti in un contesto decoroso e sicuro'.
Non potevamo accettare che la questione dei profughi, fuori da ogni logica di decoro e sicurezza, diventasse solo una "torta" nella cui marmellata abbiamo sorpreso con mani e piedi l'intero quartier generale di Via Fieschi a Genova.
Non accetteremo mai alcun rischio di speculazione economica sui profughi, specie quando c'è di mezzo un rapporto tra Istituzioni, come Regione Liguria, e privato, come il titolare di una impresa immobiliare, quale Andrea Nucera proprietario dell'ex-ospedale". Lo dichaira Eraldo Ciangherotti, Assessore alle politiche sociali del Comune di Albenga, commentando gli sviluppi odierni del braccio di ferro tra la Regione Liguria e il Comune di Albenga sull'accoglienza dei profughi.
"I profughi tunisini, come nord africani - prosegue Ciangherotti - non sono merce di scambio da società per azioni, ma sono esseri umani che hanno diritto di essere accolti dignitosamente. La loro sistemazione però non deve creare disordini di alcun tipo alla sicurezza della cittadinanza. La sinergia della Regione Liguria con l'Amministrazione comunale è la prima garanzia che dobbiamo pretendere in questa emergenza umanitaria. Le nostre trattative con la Regione Liguria sono iniziate il 30 Marzo 2011, e risale ai primi giorni di Aprile la nostra prima nota definitiva alla Regione già con parchi vacanze e campeggi disponibili ad ospitare i profughi.
Questa proposta è stata seguita dalla soluzione della sede di un'ex-scuola, con un preventivo di spesa di 10 mila euro per la messa in sicurezza temporanea e di circa 20 mila euro per i lavori di realizzazione delle parti idrauliche ed elettriche, per un totale di 30 mila euro. Spesa assai più conveniente rispetto al preventivo di oltre 70 mila euro per il rispristino dell'ex ospedale, di proprietà del Sig. Andrea Nucera. Senza considerare che la sede della ex-scuola ci sarebbe stata garantita gratuitamente.
"La cosa che più ha lasciato tutti noi con l'amaro in bocca è stato scoprire solo ieri pomeriggio, alle ore 17.38, via fax, di questa operazione carbonara firmata dalla Regione Liguria sull'ex-ospedale: fino a qualche giorno fa, mentre l'Amministrazione accompagnava i dirigenti regionali nei sopralluoghi su altre strutture dislocate sul territorio, eravamo completamente all'oscuro di tutto ciò". Conclude Ciangherotti.