L'Enpa ricorda il grave stato in cu si trovano da tempo il mare e le sue creature, inutilmente segnalato da tutti gli organismi scientifici internazionali del settore (Fao, Worldwatch Institute e Unione Europea).
Occorre quindi proporre ai consumatori di mangiare meno pesce, non pesce più sostenibile; incoraggiare semplicemente la gente a mangiare nuove specie non ridurrà la pressione sugli stock ittici.
La maggiore causa del deficit di pesce è il sovrasfruttamento di tre quarti degli stock europei che producono molto meno di un tempo.
La loro gestione insostenibile è un problema ecologico ed economico ed è dimostrata dal fatto che, malgrado le marinerie siano sempre più tecnologiche e numerose, il pescato nel mondo dal 1999 non cresce più; particolarmente critica è la situazione in Italia, dove il 60% dei pesci venduti proviene ormai dall’estero.
L’associazione rivolge infine a Coop Liguria un pressante invito: nei reparti di pescheria si trovano vasche dove vengono tenuti crostacei in stato di sofferenza e a volte di costrizione tramite elastici che bloccano le chele; tale trattamento comporta sofferenze aggiuntive e tratta esseri senzienti come merce in scatola; chiede quindi di sospendere questa orribile consuetudine e smettere di vendere animali marini vivi nei suoi negozi.