Politica - 07 giugno 2011, 10:31

Il sindaco Guarnieri accusa Burlando: "I profughi nell'ex Ospedale, solo un'elargizione economica alla societa' A.r.t.e. di Savona"

"...ci pare che il voler imporre la presenza di 45 profughi e forse anche più, mediante un accordo privato con la Società immobiliare Progetto Ponente s.r.l. (società mista a prevalente capitale pubblico, partecipata da A.R.T.E. Savona - e la GEO di Nucera, ndr) comproprietaria del vecchio ospedale sia un atto tanto deprecabile quanto ingiusto nei confronti di un'intera cittadinanza..."

"Gent.mo Presidente Burlando, 

apprendiamo dagli organi di stampa dell'avvenuto sopralluogo, per conto dei funzionari della Regione Liguria, nella sede del vecchio Ospedale di Albenga per l'eventuale sistemazione dei profughi arrivati sul territorio della provincia di Savona.

Se vera la notizia, forse le regole di buona amministrazione avrebbero consigliato di concordare con il Comune il sopralluogo. Comunque, nel merito, Il Comune di Albenga ha più volte inoltrato alla Dirigenza degli Affari sociali di Via Fieschi a Genova relazioni documentate sulle possibili sistemazioni individuate, proporzionatamente al numero di posti gestibili sul territorio ingauno. Ricordiamo qui che, sin dall'inizio, sono state richieste dalla regione Liguria disponibilità secondo il parametro di 1 profugo ogni 1000 abitanti.

Ogni proposta da noi inoltrata alla Vostra attenzione ha riscontrato sempre il parere negativo della Regione Liguria, sia quando è stata reperita la disponibilità di bungalows in campeggio, sia quando è stata prospettata l'ipotesi dell'ex scuola ENAIP situata in Regione Rapalline dopo ripristino di impianto idraulico ed elettrico, sia quando sono state identificate due strutture, a possibile uso ricettivo temporaneo, nella zona di Pontelungo inferiore.

Tutte soluzioni di gran lunga più adeguate rispetto alla sede del vecchio Ospedale, oramai abbandonato e in disuso da tempo.

La Regione Liguria, anche dopo puntuali sopralluoghi, ha sempre risposto negativamente alle nostre proposte, chiedendoci di continuare a ricercare e valutare sul territorio altre strutture idonee all'accoglienza dei profughi.

Adesso però ci pare che il voler imporre la presenza di 45 profughi e forse anche più, mediante un accordo privato con la Società immobiliare Progetto Ponente s.r.l. (società mista a prevalente capitale pubblico, partecipata da A.R.T.E. Savona) comproprietaria del vecchio ospedale sia un atto tanto deprecabile quanto ingiusto nei confronti di un'intera cittadinanza.

Far diventare l’ex Ospedale ingauno la kasba di Albenga non può essere una scelta della Regione Liguria dettata da saggezza e intelligenza.

Tutti noi intendiamo affrontare la problematica dell'accoglienza, sgomberando da subito il campo della nostra valutazione da ogni possibile nota di razzismo o xenofobia.

Tuttavia, ci pare doveroso difendere l'interesse pubblico dell'intera cittadinanza, anche di chi, pur non avendoci votato, ci vede oggi impegnati in Comune ad amministrare la cosa pubblica, cercando soluzioni ampiamente condivise per la sistemazione dei profughi.

Venti, quarantacinque e più extracomunitari profughi alloggiati nel vecchio ospedale di Albenga sono una soluzione impossibile da realizzare. Albenga è pronta ad accogliere i profughi ad essa destinati con le soluzioni scelte di comune accordo con l'Amministrazione Comunale e non con gli stratagemmi messi in atto dalla Regione Liguria, in maniera carbonara, pur di distribuire elargizioni di denaro consistenti ad una Società immobiliare collegata all'ARTE di Savona, che non può disporre del suo bene perché oggetto di pratica edilizia in attesa, ad oggi, di una definizione urbanistica nell’interesse della comunità.

E' risaputo infatti che sul vecchio ospedale di Albenga siano alla valutazione dei nostri Uffici comunali varie proposte di operazioni di riqualificazione urbanistica che stiamo attentamente studiando per il meglio del centro storico ingauno. Non ci pare corretto che, a forzare la trattativa Comune-privato sulla migliore operazione di ristrutturazione, debba entrare nel merito la Regione Liguria, complice di un intervento studiato a tavolino, forse anche con trattative riservate, per agevolare chissà quali scenari futuri.

Pertanto siamo qui a diffidare la Regione Liguria, il Presidente Claudio Burlando e l'Assessore Lorena Rambaudi dal voler attuare questa scelta scellerata dell’ex ospedale di Albenga per la sistemazione dei profughi presenti sul territorio. Sarebbe questo un segnale di turbamento nel merito di un'operazione urbanistica delicata, per la quale non saremmo in  grado di contenere i malumori della cittadinanza. Se la Regione Liguria ha dimostrato la sua incapacità a gestire questo capitolo socialmente rilevante, è bene che i Comuni vengano coinvolti in ogni valutazione sin dalle primissime fasi di studio, per impedire che l'accoglienza dei profughi diventi un attacco istituzionale firmato dalla Regione Liguria contro la sicurezza della città.

Questa Amministrazione, sin dal suo insediamento a Palazzo Civico, ha concentrato le forze per restituire alla città la percezione della sicurezza, riducendo gli assembramenti anche in Piazza del Popolo, proprio di fronte alla sede del vecchio Ospedale, e, a breve, potenziando pure l'illuminazione dell'area per un maggiore monitoraggio della zona. Facciamo appello a tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio Regionale, anche alle più vicine al Presidente Claudio Burlando, perchè questa soluzione dell'Ex Ospedale per ospitare i profughi venga immediatamente ritirata e abbandonata.

Nell'attesa di un Vs. riscontro, porgo cordiali saluti."

Sindaco di Albenga
Rosalia Guarnieri

Com.