Attualità - 03 giugno 2011, 10:10

Dove andrà Giraudo? Cinema, teatro e il lentissimo tramonto delle zone franche

Alla fine lo hanno scoperto anche a Savona che non sta bene che intere famiglie occupino posti pubblici retribuiti. Come non è carino che stormi di affiliati a cordate intrecciate trovino da sempre il loro becchime nelle pieghe di incarichi non sempre... indispensabili. A occhio.

Qualche poltrona scricchiola, altre cedono pro-forma e pro-sostanza, la maggior parte restano intatte. Non sono quelle dei parenti, ma quelle degli amici. E degli amici degli amici. Il balletto di nomi, ma soprattutto di cognomi, che prosegue immutabile nei decenni.

La figlia dell'avvocato Tizio è nell'ente Caio, il trombato scorso finisce d'incanto a compenso negli Investimenti "Produttivi", dove però sedeva anche il capo dell'ente Caio con una seconda carica ridicola da 5000 euro l'anno (che se te li trovi sul conto senza colpo ferire, perché no si dirà) il quale che ha fortemente voluto Sempronio (che ha preferito non rispondere a Savonanews nicchiando sui suoi conclamati rapporti con Scavo Ter confidando nell'oblio) che è stato messo alla società dei Trasporti, ma anche in Commissione Regionale e perché no, pure all'"aeroporto" di Villanova, a capo del consiglio.

A margine: di chi siano poi certi aerei che pascolano a bordo pista qualcuno prima o poi lo spiegherà. Per chi volesse uno di quegli umili velivoli Falcon 50,  abbiamo trovato un'occasione del 1989 a 8,95 milioni di dollari. Che se lo compri nuovo ne costa circa 40 milioni di euro. E sta ad Albenga. Ma di chi sia, mistero….

Gli interni sono pressapoco così:



Non divaghiamo.

Non si sa quanto siano parenti, ma la compagna di Sempronio tiene anche ottimi corsi di marketing del turismo nel libro paga di una pubblica università, ristrutturata dalla stessa società di "Styling" che si prese a cuore Metalmetron e che è nel cuore del presidente dell'ente Caio che vuole la nuova sede, perché quella che ha, con 40 telecamere e i vetri blindati della portaerei Cavour (vero) non gli basta.

Poi ci sono le poltrone da quattro, quelle tipo cinema di una volta. Utilissime ad altri presidenti con 3 o 4 cariche (che secondo Licio Duracell garantiscono maggior durata ma non sempre autonomia).

Poltrone binate, buone anche per lo staff del Sindaco, che siccome è a capo di un comuni indebitato fino al collo, ma che ha un sacco di cose da comunicare, ha pensato bene di raddoppiarsi lo staff. Non con parenti ma con amici. Che tanto gli amici suoi scelti in base a non si sa bene cosa - ma soprattutto escludendo d'arbitrio tutti gli altri egualmente meritevoli - li paghiamo noi. Poi corporativismo giornalistico imporrebbe l'assenso. E invece no. Perchè di ottimi giornalisti questa provincia è piena, e molti giovani se ne devono andare a cercar rara fortuna altrove. Ma chi ha un posto sicuro non si accontenta: ne vuole due.

E finchè nessuno dice niente, come nelle torride colonie d'un tempo o nelle zone franche, forse ce lo meritiamo.

Accomodatevi.

A scuola ci si metteva la puntina :-)

Chissà poi se la Corte dei Conti, così indulgente con l'Autorità Portuale Savonese (tanto che si dovette richiedere espressamente le pagine a riguardo, che mancavano dal documento pubblicato in .pdf) sarà poi del tutto d'accordo. Che già alla Camera di Commercio qualche anno fa e con la storia del portavoce, ne uscì una bella questione.

Ma quando si parla di portavoce, difficile se ne parli.

mpm