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Attualità | 24 maggio 2011, 15:39

Ex Colonie Bergamasche di Celle Ligure, ieri terza affollata assemblea pubblica

Al vaglio l’ipotesi progettuale della Società Punta dell’Olmo, ma anche le possibili alternative

Ex Colonie Bergamasche di Celle Ligure, ieri terza affollata assemblea pubblica

Ieri sera si è svolta la terza assemblea del “dibattito pubblico” sulla riconversione delle ex Colonie Bergamasche di Celle Ligure (nella foto). Alla presenza di oltre 170 cittadini, si sono cominciati ad affrontare i costi e i benefici per la comunità cellese e per i territori dell’area del Ponente ligure, sia dell’ipotesi progettuale prospettata dalla Società Punta dell’Olmo, sia delle possibili alternative.

Il sindaco Renato Zunino, spiega: “Il tutto perché il Comune possa assumere le proprie decisioni dopo che i cittadini abbiano ben ponderato le diverse poste in gioco e le prevedibili conseguenze. Sono state prospettate, dal garante del dibattito pubblico (il docente dell’Università di Firenze Massimo Morisi, ndr.), le  tre possibili alternative che sono emerse nella discussione fin qui svolta, da sottoporre a una valutazione comparativa: la messa in opera delle previsioni urbanistiche del vigente “piano regolatore” di Celle (Puc), rispetto alle aspettative di investimento di Punta dell’Olmo S.p.A., visto che al momento dell’acquisto dell’area e dei relativi immobili da parte della Società, il contesto normativo vigente era ed è quello del presente piano regolatore – continua il primo cittadino -  la formulazione e la messa in opera dell’ipotesi progettuale della stessa Società con le importanti variazioni concernenti una maggiore offerta di nuova residenza libera, agevolata e sociale, un centro congressi di maggiori dimensioni rispetto a quello prospettato nel vigente piano e il conferimento alla proprietà pubblica e alla collettività cellese e ai suoi ospiti del parco, oggi privato e di proprietà della stessa Punta dell’Olmo S.p.a (circa 35 mila metri quadrati); la formulazione di ipotesi di sviluppo alternative, mirate al contenimento di un’ulteriore offerta residenziale e a una complessiva riconsiderazione delle forme e delle dimensioni della stessa offerta turistica cellese. Non sono mancate ipotesi alternative pur in funzione di un nuovo volano dell’economia turistica cellese”.

“La riunione si è conclusa con l’impegno comune di sviluppare nella assemblea del 15 giugno il confronto tra le tre diverse alternative. In particolare, il 15 giugno, dopo aver completato l’analisi dei costi e dei benefici dell’ipotesi progettuale della Società Punta dell’Olmo S.p.A, si provvederà a valutare costi e benefici della prima ipotesi: quella relativa al vigente strumento urbanistico comunale e a quanto, al suo interno, la Società potrebbe proporre e realizzare, senza richiedere varianti”, ha terminato Massimo Morisi che presiede la Commissione di garanzia per il dibattito pubblico.

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